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POMIGLIANO D'ARCO (NAPOLI) - ''Quando mi chiederai di portarti al parco a giocare, al mare o semplicemente a fare una passeggiata o a mangiare un gelato, dovro' dirti di 'no', perche' il mio lavoro non me lo permettera''': Anna Solimeno, mamma di tre bambini, e operaia dello stabilimento Fiat di Pomigliano d'Arco (Napoli), si rivolge al piu' piccolo dei suoi tre bambini, in una lettera aperta di risposta allo spot 'Fabbrica Italia', realizzato dall'azienda e in onda sulle reti nazionali. L'operaia contesta lo spot e le condizioni di lavoro chieste dall'azienda per la produzione della Panda nello stabilimento locale. ''Caro figlio mio - scrive Anna - siccome non riesco a dormire per i mille problemi che mi affollano la mente, voglio raccontarti la verita' di questo piano industriale che la Fiat sta attuando per incrementare i propri profitti economici, 'predicendo' il futuro sul raddoppiamento della produzione e dell'esportazione di auto all'estero. Le sole cose che raddoppieranno saranno gli utili nei conti Fiat e il carico di lavoro di noi poveri operai, e per me raddoppieranno le possibilita' di ammalarmi per colpa di turni massacranti e postazioni di lavoro sempre piu' pesanti. E saro' assente da casa per tutti i giorni della settimana e in quelle poche ore che saro' presente, saro' cosi' stanca e stressata che non avro' nemmeno la forza di abbracciarti''. ''Bimbo mio - conclude Anna - quando mi chiederai chi sono, potro' solo dirti che sono una 'schiava' della Fiat, moderna, ma pur sempre schiava di un sistema che ci massacra per i propri interessi pagandoci sempre meno e togliendoci spazio per la nostra vita sociale e familiare oltre ad averci tolto tutti i diritti. La verita' non e', quindi, quella trasmessa sulle reti nazionali da 'Fabbrica Italia'''. Condividi