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TERNI - Consiglio comunale di Terni compatto e verso la mobilitazione contro ''l'eutanasia dolce'' che il senato accademico dell'universita' di Perugia starebbe preparando per la facolta' universitarie ternane. Stamani la ''ferma opposizione'' dell'assemblea di Palazzo Spada contro il ''drastico ridimensionamento del polo scientifico e didattico'' locale e' stata ribadita, in una conferenza stampa, dal presidente del consiglio comunale, Giorgio Finocchio, presenti i due vicepresidenti, Carlo Orsini e David Tallarico, e tutti i capigruppo consiliari. E' stato ricordato che un documento del senato accademico prevede, per l'universita' ternana, la chiusura del corso di scienze della formazione ed il forte ridimensionamento delle facolta' di ingegneria, scienze politiche ed economia determinandone la sostanziale chiusura. Inoltre lo stesso documento ribadisce - e' stato sottolineato - l'indisponibilita' dell'universita' di Perugia a sostenere i costi di gestione della nuova sede ternana della facolta' di medicina. Tutte decisioni, queste, che gli amministratori comunali interpretano come una minaccia alla salvaguardia dell'esperienza universitaria ternana. ''Da qui l'esigenza - ha detto Finocchio - di mantenere alta l'attenzione, rigettare la proposta del senato accademico dell'ateneo perugino e di ribadire che Terni si sente umiliata e offesa dalla proposta perugina che sa tanto di eutanasia dolce, mentre occorre dire 'no' alla mannaia sulla citta' ed alle conservazioni baronali''. Finocchio ha messo in evidenza i notevoli investimenti per l'universita' ternana sostenuti da vari enti negli ultimi dieci anni rilevando che il solo Comune ha investito 30 milioni di euro e che i 4.000 studenti delle facolta' universitarie ternane hanno contribuito in modo concreto alle entrate finanziarie dell'universita' di Perugia. Condividi