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PERUGIA - Saranno decisivi i prossimi giorni per definire la perizia medico-legale disposta dal gip di Perugia, con la formula dell'incidente probatorio, sulle cause e le modalità della morte di Meredith Kercher. Un esame che si svolge in contradditorio tra le parti e quindi con la partecipazione anche dei consulenti indicati da accusa, difesa e dalla famiglia della studentessa. Le loro conclusioni saranno discusse in un'udienza in programma il 19 aprile prossimo. La perizia viene svolta esaminando i risultati dell'autopsia eseguita subito dopo l'omicidio e gli altri atti dell'inchiesta. Gli esperti non hanno infatti ritenuto necessario un nuovo esame del cadavere. Tra i quesiti posti dal giudice quello sulle cause della morte di Meredith, il corpo della quale è stato trovato in un'abitazione di Perugia con tre ferite alla gola. Una in particolare, più profonda, l'ha uccisa nella notte tra il primo e due novembre scorso. I periti starebbero valutando anche la possibilità che la giovane sia stata colpita con due coltelli diversi. Una possibilità che comunque non trova finora conferme ufficiali. Nella relazione consegnata al pm, il consulente tecnico da questi nominato aveva parlato di un'arma “da punta e taglio”. “Uno strumento vulnerante - ha scritto il medico-legale - fornito di estremità acuminata atta a penetrare ed almeno un margine affilato”. La nuova perizia dovrà anche stabilire se la Kercher abbia subito violenza sessuale e l'orario della morte. Per l'omicidio sono stati arrestati Raffaele Sollecito, Rudy Guede e Amanda Knox che però si proclamano tutti estranei al delitto. Condividi