La Cisl Scuola si mobilita contro l’ennesimo attacco ai lavoratori della scuola. “Siamo consapevoli –ha affermato il segretario generale regionale Cisl Scuola Ivana Barbacci- che la manovra correttiva alla Finanziaria, firmata dal Presidente della Repubblica, sia allo stato attuale necessaria per intraprendere un percorso di risanamento del debito pubblico, ma siamo altrettanto consapevoli che gli effetti della stessa non possono e non devono ricadere sul personale docente, amministrativo, tecnico e ausiliario (Ata) che ha già subito gli effetti dei tagli del Decreto Gelmini-Tremonti.
In Umbria –ha fatto sapere Barbacci- si tratta di 2.898 docenti della scuola superiore, 3.011 della scuola primaria, 1.828 docenti della scuola media e 1.493 della scuola dell’infanzia”. La Cisl Scuola invoca risparmi significativi a partire dai costi della politica, che incidono sulla macchina organizzativa delle istituzioni locali.
“Se la manovra dovesse essere approvata in via definitiva, oltre al rinvio del rinnovo contrattuale –ha spiegato il segretario della Cisl Scuola- il solo blocco delle progressioni economiche costerà ad una maestra, che abbia maturato un’anzianità di carriera di 28 anni, la cifra di 2.614 euro all’anno. Mentre un dirigente pubblico, con una retribuzione di 130 mila euro, se ne vedrebbe ridotti solo 2 mila. Così facendo si colpisce duramente una retribuzione universalmente ritenuta inadeguata e lo si fa in una situazione già fortemente segnata dall’aggravio delle condizioni di lavoro, causate dagli effetti della pesante manovra sugli organici”.
La Cisl Scuola ritiene che la manovra finanziaria debba essere guidata da segnali di rigore e di equità, tenendo soprattutto conto dei diversi livelli di sopportabilità dei sacrifici. “Questi –ha spiegato il segretario- sono ovviamente ben diversi a seconda dei livelli di reddito”.
“E’ un buon risultato –ha concluso Barbacci- aver ottenuto la garanzia di assunzione –in due anni- a tempo indeterminato per 20 mila lavoratori della scuola, in un contesto che vede il blocco generalizzato del tour-over. A questo punto, la Cisl Scuola a partire dall’assemblea nazionale dei delegati del 5 giugno attiverà sul territorio tutte le azioni di mobilitazione nel segno della rivendicazione di una doverosa equità, in stretta coerenza con l’assunzione di atteggiamenti responsabili propri del nostro agire sindacale”.
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