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“E' necessario che la Giunta regionale dissipi ogni dubbio in ordine alla realizzazione del nuovo ospedale comprensoriale Narni - Amelia, per il quale c'è bisogno di entrare al più presto nella fase operativa”. Lo chiede il capogruppo di Rifondazione comunista a Palazzo Cesaroni, Damiano Stufara. Il consigliere regionale sottolinea che “la programmazione sanitaria nella Regione Umbria ha da anni il pregio di riuscire a coniugare lo sforzo per migliorare la qualità dell'offerta di servizi sanitari, per meglio rispondere al bisogno di salute dei cittadini, con il necessario equilibrio economico, che ha reso possibile evitare di mettere le mani nelle tasche della popolazione con ticket e tasse. Quella programmazione – aggiunge - ha poggiato in questi anni su un piano di ammodernamento e revisione della rete ospedaliera dell'emergenza e urgenza, realizzando processi virtuosi come i nuovi plessi ospedalieri, tanto quelli già funzionanti che quelli in via di ultimazione, dimostrano”. A tale proposito Stufara evidenzia che “questa è la fase nella quale quel disegno complessivo di presenza di ospedali sul territorio deve trovare definitivo compimento, avviando alla realizzazione i due ospedali comprensoriali ancora mancanti (Trasimeno e Narni-Amelia). Per questo destano stupore e preoccupazione le affermazioni rilasciate nei giorni scorsi a mezzo stampa dall'assessore alla sanità Vincenzo Riommi. In quelle dichiarazioni, infatti, l'assessore pare mettere in dubbio la realizzazione del nuovo ospedale comprensoriale Narni-Amelia che, come previsto dal Piano Sanitario Regionale vigente, dovrà avere una duplice caratterizzazione: quella di polo a scala provinciale per le attività di riabilitazione e quello di ospedale di territorio in stretta sinergia e integrazione con l'azienda ospedaliera di Terni”. Alla luce di queste dichiarazioni, Stufara ritiene “significativa e condivisibile la reazione dei sindaci delle città di Terni, Narni e Amelia, i quali hanno deciso di monitorare costantemente la vicenda chiedendo un immediato chiarimento alla Giunta regionale. Auspichiamo - conclude il consigliere regionale di Rifondazione comunista - che la Giunta regionale possa celermente chiarire affermazioni che stanno producendo allarme e preoccupazione nelle comunità locali interessate, imprimendo un nuovo vigore ad un procedimento certamente complesso ma indispensabile sia per l'Umbria meridionale che per l'intera sanità regionale. Occorrono certezze sia sul quadro finanziario che sui tempi di realizzazione, per evitare che un disegno complessivo risulti monco e che le popolazioni locali subiscano disagi per il deterioramento qualitativo dell'offerta sanitaria, che determinerebbe inevitabilmente un pericoloso senso di marginalità di un intero territorio rispetto alle scelte dell'amministrazione regionale. In questa direzione sarà costante l'azione del gruppo consiliare di Rifondazione comunista”. Condividi