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PERUGIA - Fare il punto sulla crisi di Emicom Srl di Massa Martana, azienda leader nel settore delle telecomunicazioni, e valutare le possibili azioni da intraprendere per ricercare nuove soluzioni industriali e per salvaguardare i livelli occupazionali dei 160 dipendenti ancora impiegati. Con questo obiettivo l'assessore regionale allo sviluppo economico, Gianluca Rossi - riferisce un comunicato della Regione - ha promosso stamani in Regione un incontro con tutti i soggetti interessati. Il prossimo 10 giugno verra' infatti discussa di fronte al giudice delegato la proposta di concordato preventivo presentata dall'azienda. Se questa non dovesse essere accolta si aprirebbe per Emicom la strada del fallimento societario. La Regione Umbria - ha detto Rossi - sara' impegnata in una stretta cooperazione con gli organi della liquidazione, cosi' da monitorare congiuntamente l'avanzamento della procedura. Verra' inoltre richiesta una disponibilita' al dialogo sulla individuazione di investitori interessati con cui avviare trattative prioritariamente rivolte alla reindustrializzazione degli stabilimenti del gruppo. In particolare - ha aggiunto l'assessore - c'e' l'impegno a cercare soluzioni industriali rispetto alla vicenda dell'area e dei lavoratori ex - Alnuatel di Terni. Soluzioni - ha aggiunto - che la Regione sosterra' solo se solide da un punto di vista economico e finanziario e valide per quanto riguarda i programmi di sviluppo proposti. Le Agenzie regionali Gepafin e Sviluppumbria continueranno a ricercare investitori interessati e ad assisterli nella formulazione dei programmi industriali sia dal punto di vista finanziario che rispetto alle proposte da presentare agli organi della liquidazione. Anche sulla eventuale cessione delle aziende attualmente gestite tramite contratti d'affitto d'azienda sara' richiesta la massima attenzione per salvaguardare l'occupazione dei dipendenti in esse confluiti. In esito all'approvazione della proposta di concordato preventivo, la Regione si e' impegnata, attraverso Gepafin, a riprendere il negoziato con le banche per la proposta di supporto al piano industriale di sviluppo presentato da A&A Srl, che potrebbe avviare nuove attivita' ad alto valore aggiunto consentendo l'assorbimento di ulteriori 30 unita' lavorative a regime. Condividi