I Cobas-lavoro Privato hanno proclamato alla Thyssenkrupp Acciai Speciali Terni per venerdì 4 giugno uno sciopero di otto ore su tutti i turni (dalle 6:00 del 4/06 alle 6:00 del 5 giugno) contro il mancato pagamento del premio diproduzione e gli incidenti sul lavoro. "Thyssenkrupp continua ad accumulare profitti - si dice in un nota dei Cobas di Terni -, nel mese di aprile, nonostante la tanto declamata crisi, gli indicatori economici sono positivi: di fronte alla perdita di un milione di euro di AST, S.D.F. ha guadagnato 4 milioni di euro, 1 Terninox ed un altro il Tubificio. C’è stato cioè un utile complessivo di 5 milioni di euro, ma nonostante questo sulla busta paga il 27 ci hanno sottratto ciò che ci spettava: i 350 euro lordi del premio di produzione. Durante le assemblee che si stanno tenendo in fabbrica le RSU sembravano un disco stonato: hanno comunicato che il PPS di maggio è perso, che nessuna altra forma di lotta è prevista per fare indietreggiare l’azienda dalla decisione di non pagare ciò che ci siamo sudati e che nel prossimo incontro tra azienda, RSU e capi area, chiederanno alla direzione di cambiare alcuni parametri della magica formuletta così forse si riuscirà a salvare il PPS di agosto. Contro questa commedia una parte consistente di lavoratori si è espressa nelle assemblee per accentuare le pratiche di lotta contro la Thyssenkrupp che non paga il dovuto. Non possiamo continuare a balbettare con il cappello in mano di fronte alla strategia padronale che è quella di far pagare la crisi ai lavoratori utilizzandola per ristrutturare, esternalizzare e dismettere reparti, sistemi produttivi o interi cicli. Dobbiamo stare ad aspettare la chiusura dell’area a caldo come è avvenuto per la Titania, oppure stare a guardare che pezzo a pezzo, dopo il magnetico, sposteranno tutte le produzioni all’estero? E’ ora di rialzare la testa, la dignità e lo stipendio, gli operai non si svendono con le false promesse o gli inciuci da corridoio. I sindacalisti concertativi ci parlano di formule vuote per giustificare il mancato pagamento, noi conosciamo un’altra verità: sappiamo che i rotoli di acciaio continuano ad uscire ma a fine stipendio avanza sempre troppo mese, e sappiamo che, nel calcolo della presunta produzione, ci vogliono mettere in conto anche morte di Diego. I padroni calcolano che è tempo sprecato fermare la produzione dopo un incidente mortale! Basta! Non dobbiamo continuare a subire passivamente gli attacchi padronali, come da troppi anni stiamo facendo, lasciando una delega in bianco ai sindacati concertativi, ma dobbiamo esprimere chiaramente il nostro totale dissenso ai padroni, iniziamo bloccando la produzione con un vero sciopero, generale di 8 ore su tutti i turni. Devono sapere che, oltre che in caso di incidente grave sul lavoro, se non si rispettano i patti la produzione si blocca. Ed è proprio di venerdì 28 la notizia di un altro gravissimo incidente a PIX 1. Aumentare i ritmi e la produzione si ripercuote pesantemente anche sulla nostra sicurezza di lavoratori, non sul salario!". Condividi