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TERNI - Ancora un arresto, da parte dei carabinieri di Terni, nell'ambito delle indagini che hanno consentito di sgominare una presunta banda di cinesi che aveva ridotto in schiavitù e poi costretto a prostituirsi alcune connazionali fatte giungere in Italia con la promessa di un lavoro dignitoso. A finire in carcere è stato un cinese di 47 anni, rintracciato a Calcinato (Brescia), dove lavorava come cuoco. L'operazione, denominata “Hu nian”, che in cinese significa “L'anno del maiale” era cominciata nel settembre del 2006 quando i militari avevano scoperto numerose case d'appuntamento nel centro di Terni, gestite da cinesi. Le indagini avevano consentito di accertare che l'attività veniva svolta in varie città italiane con base operativa a Terni. Oltre 20 gli arresti, richiesti dal sostituto procuratore della repubblica Elisabetta Massini e autorizzati dal gip, per associazione per delinquere finalizzata a reiterati reati di sostituzione di persona, falsità, riduzione in schiavitù, sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione e favoreggiamento dell'ingresso di clandestini nel territorio nazionale finalizzato alla prostituzione. Le indagini non si sono mai interrotte. Condividi