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PERUGIA - E' stato rinviato al 16 giugno, per l'arringa dell'avvocato di Giampaolo Properzi e per la sentenza, il processo d'appello contro il ristoratore di 66 anni accusato di aver ucciso nel 2008, a Foligno, Concetta Genta. I legali di parte civile si sono associati alle richieste della pubblica accusa. Il sostituto procuratore generale Roberta Barberini nella sua requisitoria aveva chiesto la condanna dell'imputato con l'attribuzione della circostanza aggravante dei ''futili motivi'' e la revoca degli arresti domiciliari nella sua casa di Spello. Per quanto riguarda il risarcimento dei danni e' in corso un procedimento in sede civile. Stamani al processo che si e' celebrato a porte chiuse, come chiesto dall'imputato, oltre a Properzi hanno assistito il marito tunisino e la madre della vittima. Patrizia Genta ha detto che si aspetta giustizia perche' ''e' troppo bassa'' la pena inflitta in primo grado all' ''assassino di sua figlia''. L'avvocato Giuseppe Congiunti nella sua arringa in programma il 16 giugno chiedera' ai giudici della Corte d'assise di Perugia l'assoluzione per il suo cliente che ''agi' - ha detto - per legittima difesa''. ''Tutt'al piu' potrebbe trattarsi di un omicidio preterintenzionale'', ha aggiunto. Invece per Giovanni Picuti, il legale che assiste la famiglia Genta, quello di Concetta non fu ''un delitto d'impeto''. Condividi