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di Daniele Bovi Il minimetrò è un’opera strategica a livello regionale e va finanziata adeguatamente con i fondi da destinare al trasporto pubblico locale gestiti dalla Regione. E’ risuonato forte e chiaro ieri durante la riunione fra i membri della neonata Holding dei trasporti il richiamo del Comune di Perugia rappresentato dall’assessore alla Mobilità Ciccone. In un lunga chiacchierata con Umbrialeft Ciccone fa il punto dopo il summit di ieri nelle stanze dell’assessorato guidato da Rometti. Summit durante il quale prima di tutto è emerso con evidenza come la strada verso l’azienda unica (senza passare dalla tappa intermedia della holding) sia più che in discesa. Nella bozza di piano economico presentato ieri, in cui vengono messe in evidenza le “criticità” legate all’attuazione del progetto, “non ci sono certezze –dice Ciccone ad Umbrialeft – riguardo agli impegni che la Regione deve prendere”. Non ci sono certezze, cioè, riguardo ai soldi da destinare al minimetrò di Perugia. Per il 2010 infatti sono previsti tre milioni di euro mentre “del doman – dice Ciccone – non v’è certezza”. Il ragionamento di Ciccone pone al centro il ruolo del capoluogo e della sua provincia: “Il capoluogo e la provincia rappresentano in termini quantitativi oltre il 50 per cento degli utenti dei mezzi pubblici: questi sono numeri da tenere in considerazione. Pur in un ambito di solidarietà fra tutte le componenti della holding mi chiedo dove, se non a Perugia e Provincia, questa nuova realtà della holding possa essere sperimentata e messa alla prova”. Il presidente (pro tempore) Cavazzoni prende appunti anche riguardo alla richiesta fatta da Ciccone che vuole l’inserimento a pieno titolo del minimetrò nella Holding. “La questione minimetrò – aggiunge Ciccone – non può più essere tenuta nel cassetto, volerlo tener fuori è una scelta che va rimossa. Il minimetrò è un’opera di carattere regionale che viene utilizzata da centinaia di migliaia di persone”. Le argentee carrozze comunali insomma non vanno più tenute in un limbo di indeterminatezza “altrimenti sarebbe – dice l’assessore – il fallimento dell’opera più innovativa del trasporto pubblico locale”. E nell’ottica di una integrazione infrastrutturale tra tutte le realtà dell’azienda unica, Ciccone si chiede perché, con un minimetrò fuori dalla Holding, “si dovrebbe pensare ad un suo allungamento e poi ad un collegamento alla Fcu. Il minimetrò, lo ripeto, è opera strategica a livello regionale e la Regione deve impegnarsi per il suo finanziamento. Che per caso la metropolitana leggera di Torino l’ha pagata solo il Comune di Torino?”. Condividi