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TERNI - Celebrazioni e proteste sindacali questa mattina in occasione della festa regionale del Corpo di polizia penitenziaria che si e' svolta nella casa circondariale di vocabolo Sabbione, a Terni. Alla cerimonia, accanto ai vertici delle forze di polizia locali, ha preso parte anche la presidente della Regione, Catiuscia Marini. I rappresentanti dell'amministrazione penitenziaria regionale hanno evidenziato, nel diffondere i numeri della gestione dei detenuti e delle principali attivita' operative dell'ultimo anno, il problema delle carenze negli organici della polizia penitenziaria, a fronte di un sovraffollamento delle carceri umbre. In particolare, la popolazione detenuta umbra e' aumentata, dal 15 maggio 2009 al 15 maggio di quest'anno, del 29,8%, passando da 1.090 a 1.554 persone, con una popolazione totale gestita, in tutto il periodo, di 4.441 detenuti. Il personale, sempre sul territorio regionale, e' invece composto da 823 persone, oltre a 81 nel gruppo operativo mobile. Piu' nel dettaglio la popolazione e' cresciuta in misura maggiore nel carcere di Perugia (39%) in quello di Spoleto (38,4%) e in quello di Orvieto (31%). Ha subito invece un lieve calo il numero di detenuti a Terni (-2,8%). ''La situazione rimane drammatica - ha commentato il direttore della casa circondariale di Terni, Francesco Dell'Aira - ma noi stiamo cercando di impegnarci al massimo per consentire la prosecuzione del lavoro nel pieno della sicurezza. In questo la vicinanza delle citta' e' fondamentale''. Il provveditore regionale dell'amministrazione penitenziaria umbra, Ilse Rusteni, ha ricordato ''l'impegno, anche in Umbria, nella realizzazione di nuovi istituti di pena e all'implementazione di quelli gia' esistenti'', mentre il comandante della polizia penitenziaria del carcere di Terni, Fabio Gallo, ha annunciato la fine dei lavori del nuovo padiglione di Sabbione ''nel primo trimestre del prossimo anno, permettendo di ospitare altri 250 detenuti''. Fuori dai cancelli della casa circondariale - nella quale tra gli altri sono detenuti Raffaele Sollecito, Roberto Spaccino e, in regime di 41 bis, il boss Raffaele Cutulo - si e' svolta la protesta unitaria delle organizzazioni sindacali per la situazione del personale nell'intera regione. I sindacati Sappe, Osapp, Sinappe, Uil-Pa, Cisl Fns, Cnnpp, Ugl, Cgil Fpi hanno spiegato che ''ad oggi possiamo stimare una carenza di oltre 200 persone rispetto a quanto previsto dalle piante organiche dei quattro istituti umbri, mentre le politiche dipartimentali hanno portato in Umbria un aumento della popolazione detenuta di oltre il 50% negli ultimi cinque anni. I carichi di lavoro del personale sono divenuti insostenibili e anche i piu' elementari diritti soggettivi sono sempre piu' spesso violati''. ''Per questo - hanno concluso - abbiamo scelto questo giorno per manifestare tutte le nostre preoccupazioni per un sistema penitenziario che rischia di implodere e che costringe il personale 24 ore su 24 a vivere in situazioni di tensione e insicurezza''. Condividi