PERUGIA - ''E' fondamentale potenziare un turismo inteso come strumento di conoscenza di luoghi e culture'' e, conseguentemente e' necessario adoperarsi per risolvere problematiche occupazionali come quelle ''che coinvolgono i dipendenti del Museo del Ducato della Rocca Albornoziana di Spoleto''. Ne e' convinto il segretario dell'Ugl dell'Umbria, Enzo Gaudiosi, che in una nota evidenzia, unitamente a Graziano Verdini, Coordinatore provinciale Beni Culturali dell'Ugl ''si stanno compiendo passi in avanti, necessari ma non ancora sufficienti. Dopo il concorso avvenuto nel 2008, sono finalmente partite le lettere di assunzione per 13 unita' di cui 5 sono destinate a rafforzare la Soprintendenza Archeologica mentre 8 andranno alle Soprintendenze Beni Architettonici storico artistici. Di queste 8 ne arriverebbero 3 al Museo del Ducato di Spoleto. Un potenziamento del personale che l'Ugl saluta positivamente, in quanto permettera' di distribuire meglio i carichi di lavoro e di facilitare una turnazione dei dipendenti. Ma non eliminera' le difficolta' finora incontrate per garantire un'apertura completa del museo nel corso della giornata. "Obiettivo che invece potrebbe essere raggiunto interpretando in modo flessibile la nuova circolare del 13 maggio 2010, frutto dell'incontro a Roma tra organizzazioni sindacali e funzionari pubblici. In quella occasione si e' concordato, infatti, di far passare gli A.T.M da part time a tempo pieno''. Gli Assistenti tecnici museali, si legge ancora, in Umbria sono 10, finora impiegati part time nella Galleria Nazionale dell'Umbria. Sono dipendenti del Ministero, inquadrati nel profilo di assistente alla vigilanza, accoglienza, sicurezza e servizi al pubblico. La circolare del 13 maggio stabilisce la possibilita' che essi siano impiegati a tempo pieno. Una misura dalla quale si attende la liberazione di risorse a favore di altre realta' museali umbra, tra le quali potrebbe essere inserito anche il Museo del Ducato. ''L'incremento dell'offerta culturale - e' la conclusione di Verdini - ed il rilancio del sistema museale dell'Umbria sono possibili solo disponendo, a tempo pieno, di personale per l'accoglienza e la vigilanza adeguatamente preparato, in grado di sopperire con la qualita' della prestazione lavorativa alla progressiva erosione numerica dell'organico dei siti culturali. Condizione ora realizzabile''. Condividi