TERNI - Dopo l'inaugurazione ufficiale, proseguono le iniziative organizzate per l'apertura del nuovissimo teatro cittadino dedicato al giovanissimo ternano Sergio Secci, laureato brillantemente al DAMS di Bologna e dedito al teatro, morto nella strage di Bologna il 2 agosto del 1980. Il teatro, un tipico teatro all'europea da 306 posti, è parte degli spazi del CAOS - Centro Arti Opificio Siri e rientra nel progetto comunale di riqualificazione dell'area post-industriale della ex fabbrica chimica Siri. Il teatro dei sogni materializzati: è questo il titolo della rassegna di spettacoli dal vivo che è stata progettata per l’inaugurazione del nuovo teatro cittadino che a disposizione della città dal 22 maggio, completa il polo culturale sorto aldilà del Nera nell’ex area industriale della Siri, il Caos Centro Arti Opificio Siri. Il teatro dei sogni materializzati è il titolo del lavoro che Sergio Secci dedicò alla compagnia americana dei Bread and Puppet Theater, fondata nel 1963 a New York, e che fu pubblicato nel 1987, sette anni dopo la scomparsa di Sergio Secci, ucciso dalla bomba alla stazione di Bologna il 2 agosto del 1980. E proprio il lavoro di questo giovane e brillante intellettuale ha guidato la scelta della compagnia a cui affidare l’apertura del teatro a lui intitolato, i Bread and Puppet. La compagnia di Peter Schumann presenterà a Terni due spettacoli: The dirty cheap money circus, una performance all’aperto che animerà la piazza interna del Caos, e Joan of Arc, spettacolo sull’eroina d’Orleans. Il resto della rassegna vuole poi attraversare un po’ tutti i generi dello spettacolo dal vivo, dal teatro alla danza, dal teatro ragazzi alla musica. Il Secci ospiterà la comicità surreale di Antonio Rezza con Io e lo spettacolo di uno dei più importanti attori italiani, Danio Manfredini, con Tre studi per una crocefissione che terrà tre giorni di laboratorio sul mestiere dell’attore, nell’ambito del progetto Nutrimenti. Due appuntamenti sono riservati ai ragazzi: una parata dalla bct al Caos realizzata per l’occasione da Ivan Tanteri, Piccoli Sogni, ed uno spettacolo dedicato a Marc Chagall, Anima Blu del Tam Teatro Musica, una delle principali compagnie italiane di teatro ragazzi. La musica vede la collaborazione con le due principali istituzioni cittadine che operano nel settore, l’Istituto musicale Giulio Briccialdi e la Fondazione Alessandro Casagrande. Il Briccialdi metterà in scena al Secci la sua produzione di fine anno accademico: L’opera da tre soldi di Brecht-Weill con gli allievi dei corsi di canto lirico e con l’orchestra ed il coro dell’Istituto. La Fondazione Casagrande offrirà alla città un concerto aperitivo con l’esibizione del pianista Giuseppe Andaloro, giurato dell’edizione di quest’anno del concorso pianistico internazionale Casagrande e vincitore del secondo premio dell’edizione 2000. Chiude la rassegna uno spettacolo di danza, Passo di Ambra Senatore, progetto vincitore del Premio Equilibrio 2009 della Fondazione Musica per Roma. lunedì 24 maggio ore 21.00 Antonio Rezza Io Spettacolo a più quadri Regia: Antonio Rezza e Flavia Mastrella Aiuto regia: Massimo Camilli Disegno luci: Maria Pastore. Como poco innanto tra clamori e vanto così l'idea dell'inventura porta la mente a vita duratura. Il radiologo esaurito fa le lastre sui cappotti dei pazienti mentre un essere impersonale oltraggia i luoghi della provenienza ansimando su un campo fatto a calcio. Io cresce inumano e disumano, inventando lavatrici e strumenti di quieto vivere. Il radiologo spossato avvolge un neonato con l'affetto della madre, un individualista piega lenzora a tutto spiano fino a unirsi a esse per lasciare tracce di seme sul tessuto del lavoro. Tre persone vegliano il sonno a chi lo sta facendo mentre il pigatore di lenzora, appesantito dal suo stesso seme, scivola sotto l'acqua che si fa doccia e dolce zampillare. Io mangia la vita bevendo acqua rotta che è portavoce dell'amaro nascere, il piegatore di lenzora parte per la galassia rompendo l'idillio con il tessuto amato. Si gioca all'oca, parte il dado di sottecchio, Io si affida alla bellezza del profilo per passare sotto infissi angusti. Ogni tanto un torneo, un uomo che si cimenta in imprese impossibili ma rese rare dalla sua enfasi, un ufo giallo scrutante esseri e parole, un visionario vede vulva nelle orecchie altrui. E Io, affacciato sul mondo terzo dove scopre che, tra piaghe e miseria, serpeggia l'appetito non supportato dalla tavola imbandita. Infine la catastrofe: Io si ridimensiona... mercoledì 26 maggio ore 21.00 ERT - Emilia Romagna Teatro Tre studi per una crocifissione Ideazione,regia e interpretazione: Danio Manfredini Luci: Lucia Manghi. Collaborazione al progetto: Andrea Mazza, Luisella Del Mar, Lucia Manghi, Vincenzo Del Prete. L'artista lavora a questo spettacolo dal 1992, tra rielaborazioni e perfezionamennti, ispirato all'omonimo quadro del pittore inglese Francis Bacon, che propone tre immagini di corpi sofferenti con un'analisi lucida e spietata della condizione umana. Il primo studio è ispirato a un paziente che vive in un contesto psichiatrico. Poche sedie vuote, abitate da fantasmi, sono i referenti del monologo che evoca memorie lontane, innestate in un presente desolato e deserto. Nel secondo studio, ispirato a un film di Fassbinder, si ripercorrono i passaggi essenziali della tragica vicenda di un transessuale, alla resa dei conti con il bilancio della vita, vissuta nel tentativo di trovare una forma per vivere l'amore. Il terzo studio, ispirato a un pezzo di Koltes, tratta della condizione di un extracomunitario in una città europea, alle prese con un contesto estraneo. Nei brevi monologhi, si narra la diversità, l'emarginazione, la sconfitta: la sofferenza svela quel poco di umanità che resiste, spinge a uscire dall'isolamento, a ricercare nell'altro un possibile confidente, un complice. I personaggi che attraversano il teatro di Manfredini, ispirati dalla letteratura o alle figure reali incrociate per caso, mostrano nell'evidenza del loro dolore, l'impossibilità di nascondere i segni delle ferite più nascoste dell'esistenza. venerdì 28 maggio ore 17.30 dalla bct al CAOS Teatro immagini e naufraghi per scelta Piccoli sogni Regia di Ivan Tanteri. domenica 30 maggio ore 18.00 TAM teatro musica Anima Blu dedicato a Marc Chagall Ideazione: Michele Sambin, Flavia Bussolotto Con Flavia Bussolotto, Marco Tizianel Musiche: Enzo Carpentieri, Michele Sambin, Kole Laca Elaborazione video: Raffaella Rivi Costumi e foto: Claudia Fabris Regia, scene, immagini: Michele Sambin Elaborazione suoni: Davide Sambin Zara. venerdì 4 giugno ore 21.00 Istituto Musicale Briccialdi L’opera da tre soldi di Bertolt Brecht Musiche di Kurt Weill Orchestra e Coro dell'Istituto Briccialdi - Direttore: Massimo Gualtieri Allievi dei corsi di Canto lirico di Ambra Vespasiani Allievi attori del Conservatorio Teatrale diretto da G. B. Diotajuti Regia di Adriana Morelli. sabato 5 giugno ore 18.00 Istituto Musicale Briccialdi L’opera da tre soldi di Bertolt Brecht Musiche di Kurt Weill Orchestra e Coro dell'Istituto Briccialdi - Direttore: Massimo Gualtieri Allievi dei corsi di Canto lirico di Ambra Vespasiani Allievi attori del Conservatorio Teatrale diretto da G. B. Diotajuti Regia di Adriana Morelli. domenica 6 giugno ore 12.00 Giuseppe Andaloro, pianoforte Musiche di Bach/Busoni, Schumann, Rachmaninov. martedì 8 giugno ore 21.00 Ambra Senatore Passo Coreografia di Ambra Senatore in collaborazione con Caterina Basso, Claudia Catarzi, Matteo Ceccarelli, Elisa Ferrari, Tommaso Monza Luci: Fausto Bonvini Musiche: Brian Bellott e Andrea Gattico. Prezzi spettacoli Joan of Arc: € 15 intero - € 10 ridotto Io: € 15 intero - € 10 ridotto Tre studi per una crocifissione: € 10 posto unico Passo: € 10 posto unico Anima Blu: € 5 posto unico Giuseppe Andaloro: € 7 posto unico con aperitivo L’opera da tre soldi: ingresso gratuito The dirty cheap money circus: ingresso gratuito Piccoli sogni: ingresso gratuito. Prevendita: biglietteria del CAOS (Viale Campofregoso, 116) da sabato 15 maggio 10.00-13.00; 16.00-20.00. Info line: Tel: +39 0744 285946 www.comune.terni.it / www.caos.museum A cura di: Comune di Terni, Provincia di Terni, Regione Umbria. Iniziativa piano di marketing: PUC2. Con la collaborazione di: Fondazione Secci, Teatro Stabile dell’Umbria, Indisciplinarte, Civita, Fondazione Casagrande, Istituto Musicale "G. Briccialdi". Con il contributo di: INA Assitalia. Servizi teatrali: ACT - Arte Cultura Terni, STAS. Una struttura innovativa Il teatro Secci, un investimento di oltre 2 milioni e 300 mila euro, frutto del recupero del cosiddetto edificio E, è sito nell'area industriale ex Siri, ora polo museale e culturale, concretizzatosi con l'utilizzo degli strumenti della programmazione (programma di riqualificazione Min. Ll. Pp. - programma di Recupero Urbano - Regione Umbria e da ultimo fondi del Docup 2006) che hanno consentito oltre all'accesso a finanziamenti pubblici straordinari anche l'armonizzazione con quelli privati. Struttura a gradoni La presenza di vincoli esistenti quali la geometria lunga e stretta del capannone industriale, le capriate in acciaio preesistenti e opportunamente recuperate, nonchè la necessità di garantire la migliore visibilità possibile verso la rappresentazione teatrale, ha suggerito come soluzione per la platea una gradinata principale in cemento armato su cui sono stati posizionati 214 posti a sedere, ed una seconda, nella parte antistante il palcoscenico, dove sono posizionati ad una quota sfalsata verso il basso di circa mt. 1,30 rispetto la gradinata principale, altri 94 posti a sedere per un totale di 308 posti, compresi due posti per persone diversamente abili. La gradinata è interamente rivestita in parquet, mentre i parapetti sono in acciaio verniciato e legno. Il palcoscenico Il palcoscenico, posto quasi alla stessa quota della platea, è realizzato con una struttura di morali in legno fissati al massetto di finitura e orditi in senso longitudinale, sul quale è fissato un assito in legno di larice con giacitura trasversale rialzato rispetto al piano finito di circa 4 cm e spessore di circa 4 cm. Il foyer Progettato come uno spazio a tutta altezza, delimitato verso la platea da una parete con giacitura verticale curvilinea, costituisce l'ambiente più evidente dopo la sala vera e propria. Da esso si diparte una scala in calcestruzzo armato faccia vista dal profilo sottile che, con una geometria semicurva, collega il solaio a quota + 3.04 dal quale, attraverso un'ulteriore rampa di cinque gardini si accede direttamente alla sala. Tale scala oltre ad essere di rappresentanza, svolge la funzione di via di fuga ed è rivestita in resina. Gli spazi di connessione orizzontale che dal foyer portano alla sala assumono le caratteristiche di percorso espositivo; qui sono collocati i dipinti che ritraggono importanti personaggi del teatro italiano, donati dalla Fondazione Secci. La scenotecnica Prevede un sistema a traliccio in alluminio (americane), costituito da 6 elementi di 11 mt. ciascuno, montati in senso trasversale e di sezione cm. 40x40, costituiti ciascuno da 2 elementi standard da 4 mt e un elemento standard da 3 mt. Il sistema a traliccio porta un carico a ml pari a 100 kg. e ha la funzione di sostenere le luci di scena e le eventuali scenografie. Condividi