NORCIA – “La vita val bene una solida impalcatura”. Con questa frase Irene Pierantozzi dell'Istituto di istruzione superiore “R. Battaglia” di Norcia ha vinto il concorso promosso da Anmil, Inail, Comune di Norcia, Cesvol e lo stesso Istituto Battaglia dal titolo: “Un monumento per il lavoro, una rete per la sicurezza”. Insieme a lei, ma per il migliore disegno realizzato sulla stessa tematica della sicurezza e della prevenzione nel lavoro, è stato premiato anche Jacopo Coccia.
Menzioni di merito sono andate ad Angelo Loretucci e Denise Nardi (per le frasi più significative) ma anche a Lucrezia Amici ed Emanuele Spada (per la sezione disegni). Le opere dei due vincitori sono state riprodotte nel monumento realizzato dallo scultore perugino Massimo Arzilli, posizionato nei giardini pubblici di Viale Lombrici dietro progetto elaborato dall'ufficio urbanistica del Comune, e inaugurato da tutte le autorità presenti subito dopo la cerimonia di premiazione in teatro.
I lavori della mattina, aperti e coordinati dal direttore della sede provinciale INAIL di Perugia, Alessandra Ligi, hanno visto intervenire tutte le istituzioni coinvolte. Istituzioni che lo scorso novembre sottoscrissero il protocollo d'intesa finalizzato a dare e a lasciare una testimonianza sui temi della sicurezza e della prevenzione nei luoghi di lavoro.
“Oggi si conclude un importante progetto che ci ha visti tutti uniti”, ha esordito il primo cittadino Gian Paolo Stefanelli, che ha aggiunto: “La tutela della salute, della sicurezza e della dignità di ogni individuo sul luogo di lavoro è una lotta che non ha colore politico. E' un impegno che deve riguardaci tutti, indistintamente, ogni giorno. Il coinvolgimento di tutte le parti sociali e soprattutto la collaborazione con le scuole, con i giovani che stanno per affacciarsi al mondo del lavoro e che si apprestano a concludere il proprio ciclo di studi superiori, è imprescindibile. E' infatti nelle scuole, spazi in cui si formano gli stili di vita - ha sottolineato - che si fortifica il senso civico e si sviluppa la conoscenza e la responsabilità”. “Mi auguro – è stato il suo auspicio – che il nuovo monumento ai caduti sul lavoro che oggi inauguriamo servirà a ricordare le fatiche profuse e il dolore con cui molti lavoratori, con sacrificio personale, hanno contribuito allo sviluppo e alla crescita umana, culturale ed economica del territorio nursino, volgendo un costante monito ad operare assiduamente affinché nei luoghi di lavoro siano conseguite le migliori condizioni di sicurezza”.
Sulla stessa linea di pensiero il direttore regionale dell'INAIL Tullio Gualtieri, il dirigente scolastico dell'Istituto “Battaglia” Rosella Lopa, i responsabili regionale e provinciale ANMIL, rispettivamente Alvaro Burzigotti e Gianfranco Mincioni, e il responsabile regionale del CESVOL Luigi Lanna.
“L'evento di quest'oggi – ha rilevato Gualtieri – conclude un percorso di sensibilità ed è un esempio esaltante di gestione partecipata della sicurezza e della prevenzione, intese come doveri e diritti di tutti”. “Il Cesvol, che da sempre è impegnato a promuovere cambiamenti sociali positivi – ha affermato l'avvocato Lanna - continuerà a fare la sua parte per restituire piena dignità al lavoro, affinché il principio sancito nella Costituzione Italiana diventi davvero, per tutti gli uomini, strumento di autorealizzazione personale e occasione per contribuire al progresso civile e sociale”.
Sulla dimensione etica del lavoro e del lavoratore, oltre al sindaco Stefanelli, che nel suo saluto ha ampiamente ricordato l'importanza e il valore del lavoro nella vita e nell'insegnamento di San Benedetto, si è pronunciato anche l'arciprete Mario Curini, presidente della commissione di valutazione dei lavori svolti dagli studenti. “La frase vincitrice del concorso – ha detto – è quella che più delle altre rimanda al valore assoluto e fondamentale della dignità umana e del rispetto dell'altro”. E ricordando anche lui San Benedetto, ha evidenziato come il Santo, con l'operosità, in un epoca buia e difficile, abbia restituito all'uomo la sua integrità e la sua dignità.
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