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TERNI - Rifornivano di cocaina la ''Terni bene'' ed alcuni locali notturni cittadini le otto persone arrestate dagli agenti della locale squadra mobile, diretti da Marco Chiacchera, dopo un anno e mezzo di indagini. Si tratta - come abbiamo già scritto - di sette albanesi e di un insospettabile italiano, un commerciante di auto ternano cinquantenne. Nel corso delle varie fasi della operazione, definita ''Pay for dinner'' e' stato sequestrato complessivamente piu' di mezzo chilogrammo di cocaina. Lo spaccio, come detto, avveniva in alcuni locali pubblici, ma c'era anche il rifornimento diretto ai clienti piu' ''fedeli'' e poi quello nel centro cittadino, nelle zone dell'ospedale ed in zone appartate di Collelicino. L'indagine avviata nel novembre del 2008 aveva avuto una prima svolta con l'arresto di Rapik Ceno, un albanese di 31 anni. Da lui le indagini si sono sviluppato con pedinamenti, intercettazioni telefoniche e riscontri che hanno portato gli agenti ad individuare il bosco di Collelicino, alla periferia di Terni, come uno dei luoghi dove gli spacciatori, nascosti dalla vegetazione, rifornivano i clienti. Tra gli arbusti nascondevano bilancini per confezionarla in dosi e barattoli di vetro contenente la cocaina. Si e' cosi' giunti ad identificare come componenti della efficiente rete di spaccio altri sei albanesi, alcuni imparentati tra loro (Florian Memolla di 21 anni, Shpetim Xhakolli di 31, Lulzim Shamku di 28, Rudenc Medolli di 28, Eglandin Tufa di 21, Miklovan Sollaku di 23) e il ternano Luciano Papa Italiani, di 51 anni. Alcuni di loro erano assidui frequentatori di locali notturni, sempre in compagnia di belle donne romene ed ucraine. Ufficialmente nullafacenti avevano un elevato tenore di vita. A conclusione delle indagini della mobile il sostituto procuratore della repubblica Lucia Guaraldi ha chiesto ed ottenuto dal Gip Maurizio Santoloci l'ordinanza di custodia cautelare per cui i sette albanesi e per il commerciante ternano che sono stati tutti arrestati e condotti nel carcere di vocabolo Sabbione. Condividi