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''Forza, sei sempre grande, speriamo di rivederci presto, papà ti manda tanti baci'': questo vorrebbe dire a sua figlia Cristina, ferita oggi in Afghanistan il papà Giuseppe che dopo l'incidente non ha potuto ancora parlare con lei. Il papà di Cristina, infermiere all'ospedale di Foligno abita in una frazione della città, ma si trova oggi con tutta la famiglia nella casa dove Cristina è cresciuta e dove vive il fratello più grande, Luca, di 33 anni. E' una palazzina nell'immediata periferia di Foligno, al secondo piano. Al primo abitano gli anziani nonni. ''Un padre - ha detto Giuseppe Buonacucina parlando con i giornalisti - non riesce a vedere difetti nei propri figli, ma soprattutto in questo momento mi viene da dire che è una ragazza impagabile''. ''Nella grande disgrazia, con i due ragazzi che erano insieme a mia figlia che oggi purtroppo non ci sono più, scatta quel pizzico di egoismo sano, da parte mia - ha aggiunto - che mi fa dire che mi sento fortunato perchè poteva essere veramente un disastro molto più grave di quello che stiamo vivendo''. ''Non sono riuscito ancora a parlare con Cristina - ha spiegato ancora - ma grazie alle forze dell'ordine che sono state veramente eccezionali, siamo al corrente della situazione. Ci hanno riferito che ha problemi a una gamba, alla clavicola e ha compressione ad una vertebra e la cosa, in attesa di ulteriori notizie, mi fa sentire un pochino più tranquillo''. Il papà di Cristina ha riferito che con la figlia si è sentito finora tutti i giorni anche se ci sono grandi difficoltà di comunicazione telefonica e non sempre si riesce a prendere la linea. ''Ieri sera - ha spiegato - non ci sono riuscito nonostante abbia provato tre o quattro volte''. Riguardo alla scelta di Cristina di andare in Afghanistan Giuseppe ha riferito di non averla condivisa molto, almeno in un primo momento. ''Era quella preoccupazione genitoriale - ha affermato - che penso possano avere tutti. Ma alla fine ho accettato la sua scelta perché se per lei quello è il suo mondo, con rammarico, però ben venga. Lei è tutt'ora convinta e non è mai stata spinta da nessuno. La vedeva - ha concluso Giuseppe Buonacucina - come una professione che le avrebbe dato delle soddisfazioni''. "E' - dice invece Cristiano, un amico di Cristina - una ragazza molto forte". ''Cristina - ha detto ancora - è da sempre appassionata della vita militare''. La madre del caporale è morta una quindicina di anni fa per una malattia. Cristina è quindi cresciuta insieme al fratello Luca, di 33 anni, e al padre Giuseppe ora chiusi in una casa dell'immediata periferia di Foligno. Nello stesso palazzo dove si trova l'appartamento dove vivono i nonni. Cristina Buonacucina ha tra l'altro un profilo su Facebook. Tra le informazioni disponibili a tutti indica solo il sesso, donna, e come immagine del profilo propone la foto di un cane labrador. Tra le pagine web preferite dal caporale Buonacucina quelle dedicate all'esercito e agli alpini, ma anche alle donne della polizia penitenziaria. Condividi