leister k..jpg
PERUGIA - Giovedì 20 maggio a Perugia presso il teatro del Pavone è in programma un concerto cameristico di particolare raffinatezza ed eleganza dedicato alla musica di F.Mendelssohn, F.Chopin e R.Schumann con protagonisti il clarinetto, il corno di bassetto e il pianoforte. Esecutori i clarinettisti Karl Leister, interprete di fama mondiale, Piero Vincenti e la pianista Marsida Koni. Il concerto inizierà alle ore 21 ed è promosso dall’Accademia Italiana del Clarinetto (progetto dell’Accademia Musicale Internazionale) con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia, il Patrocinio della Regione, Provincia e Comune di Perugia, Endas e altri sponsor privati. Il maestro Karl Leister è attivo sino dal 1959 quando comincia a lavorare come clarinetto solista con i Berliner Philharmoniker sotto la guida di Herbert von Karajan. Sempre negli stessi anni, a quest’esperienza che termina nel 1989 alla morte del celebre direttore d’orchestra, inizia la sua carriera internazionale come solista e come camerista che porta avanti ancora oggi all’età di 72 anni. A questa nel corso degli anni si è aggiunta un’intensa attività di docente; ha inoltre fondato importanti realtà come l’ensemble “Bläser der Berliner Philharmoniker”, “Berliner Solisten” e l’”Ensemble Wien-Berlin” e dal 1987 è membro onorario della Royal Academy of Music di Londra. Ha registrato quasi tutte le composizioni della letteratura per clarinetto per le più importanti etichette discografiche (DGG, EMI, Philips e altre). “…tra i più grandi clarinettisti italiani, concertista generoso, di spiccato talento..” così viene definito dalla stampa Piero Vincenti. Formatosi alla scuola di Ciro Scarponi, si è dedicato anche allo studio del pianoforte e della composizione. Ha suonato come solista e in formazione cameristiche nelle sale e nei teatri d’Europa più importanti oltre ad essersi esibito per le più importanti società concertistiche italiane. Significative le sue collaborazioni, tra gli altri, con compositori del calibro di Berio, Bussotti, Donatoni, e Petrassi, , che lo hanno collocato tra i più raffinati interpreti del repertorio moderno e contemporaneo nel panorama concertistico internazionale. Marsida Koni, albanese di nascita ma perugina d’adozione, vanta importanti collaborazioni con musicisti di fama internazionale tra cui Ilia Grubert (I Premio Paganini di Genova e Tchaikovsky di Mosca), Emanuel Abbühl (I oboe London Simphony Orchestra), Calogero Palermo (I clarinetto dell’Orchestra National de France). Il suo talento è stato riconosciuto anche da importanti interpreti del pianoforte tra cui Elena Ashkenazy con la quale dal 2008 suona in duo a 4 mani. Il primo brano proposto è uno splendido esempio di musica cameristica ricca d’eleganza e smalto virtuosistico: i due Konzertstücke op.113 e 114 di Mendelssohn per clarinetto, corno di bassetto e pianoforte. I due Konzertstücke rientrano nel genere denominato “Salonmusik”: composizioni varie per forma e contenuti destinate all’intrattenimento o a esibire l’abilità di professionisti virtuosi. Mendelssohn compose questi 2 brani nel 1832 per due amici: Heinrich Joseph Baermann e il figlio Carl, entrambi valenti clarinettisti dell’epoca che si esibivano assieme in giro per l’Europa. Di Robert Schumann i 3 pezzi, datati 1849, che formano la Phantasiestücke op.73 per clarinetto e pianoforte. I Phantasiestücke sono pensati come un unico, ininterrotto discorso musicale, condotto sul filo di un Lied suggerito dalla voce del clarinetto e del pianoforte. I movimenti in realtà sono tre, concepiti come una progressiva accelerazione, dal tono elegiaco delle battute del primo movimento, continuando nello Scherzo del secondo, fino al gioco di variazioni brillantemente innescate dall'ultimo movimento. In quest'opera l'arte di Schumann si eleva e sublima in un fuoco sacro dell'anima, nei tre pezzi in successione, il successivo sempre più veloce del precedente, in un crescendo continuo di tensioni e di conflitti. Si comincia, infatti, con l’indicazione di Schumann stesso, di un brano "Zart und mit Ausdruck" ("Delicato e con espressione"), per proseguire poi "Lebhaft, leicht” ("Animato, leggero") e concludere "Rasch und mit Feuer" ("Rapido e con fuoco"). Un fuoco che arde senza bruciare, come un fuoco d'amore, alla ricerca sempre di quella quiete e di quella appartenenza che è, nel profondo di noi, la vera, tranquilla felicità. Sempre del 1849 le Romanze op.94 di R.Schumann per clarinetto e pianoforte. La romanza è una composizione musicale per voce e accompagnamento di struttura variabile ma di carattere per lo più sentimentale che si afferma nel Settecento, inizialmente in Francia accompagnata da uno strumento a tastiera. In questa prima stagione, la romanza rientra dunque nel genere della musica vocale da salotto o da camera. A questo filone appartengono le Romanze op.49. Il titolo, scelto da Schumann per queste sue brevi composizioni, denota l'atmosfera delicata e amorosa che le pervade, nonché l'impostazione formale tripartita, una tra le più comuni, che rappresenta nel caso specifico l'adesione ad uno stile intimistico, inteso come suadente comunicazione salottiera. Di F.Chopin il Rondò in Mi bem. magg. op. 16, un brano della durata di soli 10 minuti ma di estrema difficoltà stilistica che presenta due temi che si rincorrono l’un l’altro: il motivo principale in Mi e quello secondario in Fa che si rincorrono fino alla coda di chiusura creata per dare equilibrio alla composizione e permettere al tempo stesso agli ascoltatori di interiorizzare il pezzo, e il Primo movimento della Sonata in sib minore op.35 n.2. I biglietti sono acquistabili presso Amadeus a S.Sisto, Tarpani e Mipatrini in centro, Erreti in via della Pallotta, Ceccherini vicino alla Stazione oppure possono anche essere prenotati telefonicamente al 333-8641202 e ritirati poi direttamente a teatro la sera stessa del concerto a partire dalle ore 19. Condividi