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di Daniele Bovi E' finita a cazzotti in faccia e calci volanti la partita tra Futsal Buskers Perugia e Real Tadino, finale play out di calcio a 5 (serie C2) che si è giocata ieri pomeriggio alla palestra della scuola media Storelli. Ad un minuto dal termine dei tempi regolamentari (3 i minuti di recupero concessi dagli arbitri) il punteggio era sul 5 pari, risultato che in virtù di quello d'andata avrebbe condannato i gualdesi alla retrocessione. Nel finale, tiratissimo, il Tadino reclama il fischio dell'arbitro dopo una scivolata di un perugino che cercava di interporsi tra la palla e la porta. E' al diciottesimo secondo del video pubblicato oggi da Umbrialeft (nella sezione in basso a destra oppure visibile su Youtube http://www.youtube.com/watch?v=biLyyKjE-Vo) che parte tutto. I giocatori della panchina del Tadino sono già in campo, il ragazzo del Futsal che aveva cercato di interporsi è a terra. Dalla panchina del Tadino si fiondano in campo un po' tutti. Alcuni vanno contro l'arbitro, altri invece, come un non meglio identificato uomo con una felpa bianca (pare un accompagnatore del Tadino) sferra un calcio ad altezza stomaco mentre dagli spalti sta venendo giù di tutto. Un uomo con una felpa nera insegue uno dei due arbitri con fare minaccioso mentre quest'ultimo indietreggia. Nel frattempo, un giocatore del Tadino tenta di agguantare uno del Perugia mentre dagli spalti alcuni tifosi del Gualdo (11 in totale i perugini di cui sette donne, due amici di giocatori e i genitori di uno di questi) invadono il campo buttando giù le “barriere” che li dividevano dal terreno di gioco. Barriere che non erano altro che semplici materassini blu. Dopo molto tempo il match riprende, i perugini vanno in bambola dopo lo choc e finisce 7-5 per il Tadino. Fino alla mezzanotte invece tre giocatori del Perugia sono dovuti ricorrere alle cure dei sanitari del pronto soccorso del Santa Maria della Misericordia. Uno di loro ne avrà per sei giorni. Da domani invece partirà un non certo pacifico “terzo tempo” del match a base di denunce da parte dei perugini, comunicati e conferenze stampa. Il Futsal infatti domani diramerà un comunicato per smentire la ricostruzione apparsa questa mattina su un giornale locale, mentre martedì terrà una conferenza stampa al Buskers pub, sede della società e dello sponsor della squadra perugina. Le denunce ai carabinieri, invece, sono partite già da ieri sera. Secondo i referti medici un ragazzo ha una ferita ad una cornea, un altro ha perso un dente mentre un altro ha il corpo ricoperto da ematomi. “La cosa che oggi mi ha dato più fastidio – dice ad Umbrialeft Matteo Lobbiani, team manager del Futsal – è leggere che saremmo dei provocatori. Mi chiedo come è possibile che una squadra di 'provocatori' come la nostra sia in lizza per vincere la coppa disciplina. In tutta l'annata, per esempio, abbiamo avuto zero espulsioni e zero multe”. Lobbiani è un fiume in piena e preannuncia le prossime tappe della vicenda: “A parte le denunce, chiederemo la vittoria a tavolino e ricorreremo alla giustizia sportiva. Che si basa però solo sui referti arbitrali, dei quali peraltro voglio avere copia. Se il giudice sportivo rigettasse il ricorso ci appelleremo alla Commissione disciplinare territoriale della Figc che convocherà squadre e arbitri. Se non bastasse arriveremo in Figc a Roma: vedere cose del genere è una vergogna”. Secondo Lobbiani infatti quanto successo ieri rappresenta “la morte dello sport: il fatto stesso che i tifosi entrino in campo è già di per sé un'irregolarità. Oltre al referto arbitrale poi voglio avere copia dell'organizzazione del servizio pubblico. Il Tadino infatti ha la responsabilità di tutelare l'incolumità dei giocatori. Per sconfiggere queste cose ci vuole più cultura sportiva e la linea dura: cominciassero a squalificare per 15 giornate i campi e a dare 10mila euro di multa”. Domani Umbrialeft intervisterà i dirigenti del Tadino per concede eguale spazio ed avere la loro versione dei fatti. Condividi