Sono oltre 100 mila in questo momento i partecipanti alla marcia della pace, partita da Perugia alle 9: lo riferiscono gli organizzatori. Flavio Lotti, della Tavola della pace, sottolinea che ''agli oltre 30 mila partiti da Perugia si sono aggiunte altre migliaia di persone lungo il percorso fino a Bastia Umbra, ed altre, temendo la pioggia, che invece non c'è stata finora, stanno addirittura precedendo il corteo''. C'è anche la difesa del lavoro tra i temi al centro della Marcia alla quale partecipano precari, cassintegrati e disoccupati che hanno reso visibile la loro preoccupazione e la loro protesta anche con presidi e striscioni lungo il percorso. Alcuni lavoratori - hanno annunciato i sindacati - quando nel primo pomeriggio arriverà la Marcia stenderanno uno striscione sul tetto della Rocca di Assisi davanti alla quale si concluderà la manifestazione. ''E' un modo - spiega la Cgil Umbria - per richiamare simbolicamente le tante vertenze che in giro per l'Italia hanno portato lavoratrici e lavoratori a salire sui tetti delle fabbriche, sulle torri e sui campanili per rendere visibili le loro lotte ed abbattere il muro di silenzio che tenta di nascondere la vera entita' della crisi''. Soltanto in Umbria - ha spiegato il segretario generale della Cgil regionale Mario Bravi - sono almeno 20 mila i lavoratori in cassa integrazione ed in mobilità. Due le vertenze simbolo - ha detto ancora Bravi - la Merloni (con 3 mila posti di lavoro a Rischio) e la Basell di Terni, dove la multinazionale ha deciso di chiudere uno stabilimento che ''nel 2009 ha fatto nove milioni di utili''. I lavoratori di queste due aziende stanno attuando un presidio a Santa Maria degli Angeli lungo il percorso della Marcia. ''E' un modo per ricordare alle istituzioni la necessità di risolvere la situazione dei lavoratori'', ha detto Ulisse Mazzoli, della Fiom-Cgil. Indossano una maglietta nera dove compare la scritta ''lavoro uguale dignità''. Un altro presidio è stato attuato a Ponte San Giovanni, alla periferia di Perugia, con la partecipazione anche dei precari della scuola e di altre aziende in crisi della regione. Tra le decine di migliaia di persone che sfilano anche operai della Tk- Ast di Terni i quali indossano elmetti da lavoro. Condividi