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PERUGIA - Quando è morta Meredith Kercher, la studentessa inglese uccisa a Perugia nel novembre scorso, era in uno stato di precoma etilico. E' quanto emergerebbe dalle nuove analisi sul corpo della vittima disposte dal gip di Perugia Claudia Matteini. Lo sostiene il settimanale “Panorama” nel numero in edicola domani. La perizia sarà consegnata nelle prossime settimane. I risultati dell'esame chimico-tossicologico avrebbero evidenziato nel sangue della studentessa inglese - è detto un comunicato del settimanale che anticipa i contenuti dell'articolo - una concentrazione di 2,3 grammi di alcol per litro: quasi il sestuplo rispetto a quanto rilevato inizialmente. Secondo le analisi svolte nei giorni successivi al delitto, questo valore era infatti di 0,43 grammi per libro. “Panorama” afferma inoltre che l'impronta insanguinata trovata nella camera di Meredith, inizialmente attribuita a Raffaele Sollecito, potrebbe in realtà essere di Rudy Guede. Ciò perché nell'appartamento dell'ivoriano sarebbe stata trovata una scatola vuota di scarpe Nike, modello “Outbreak 2”. Secondo i consulenti tecnici della difesa di Raffaele Sollecito, l'impronta sarebbe stata lasciata dalla scarpa di Guede. La polizia scientifica, che sta analizzando la suola, presto - afferma il settinale - potrebbe confermare la compatibilità. Condividi