di Daniele Bovi
“Ok - fa un usciere del Comune - andate adesso, lì in fondo”. Sono usciti da una porta laterale dribblando cronisti, tifosi e forse due anni, gli ultimi, tra i più tribolati della storia del Perugia. Per Leonardo Covarelli e Dino De Megni è finito così l’incontro organizzato con il sindaco e con i rappresentanti della “cordata” Ermini. Il Perugia invece la sua via d’uscita definitiva ancora non l’ha trovata. Al termine delle quasi due ore di incontro infatti (anticipato alle 12 per evitare i cronisti che però alle 12.10 erano già tutti fuori dalla sala Rossa di palazzo dei Priori) è emerso che le due parti dovranno, entro domani, procedere alla “formalizzazione delle cariche sociali” e, contestualmente, alla presentazione di un’offerta economica “definitiva”.
Basta bluff, domani le carte devono essere sul tavolo: il patron Covarelli deve mettere sul piatto una reale volontà di cedere la società e il duplex Ermini-Puglisi deve presentare non un fax scritto male ma un piano economico serio. Entro due giorni poi va chiusa la ricognizione sulle “eventuali garanzie rilasciate a terzi” così che chi si accinge a comprare lo possa fare con “piena conoscenza dello stato finanziario e patrimoniale” del Perugia calcio. Soprattutto, sarà importante capire per conto di chi si muove il duplex Ermini-Puglisi. Su questo infatti aleggia tuttora il mistero.
L’avvocato Luciano Ghirga (presente all’incontro insieme a De Paolis e agli avvocati Spinelli e Fantusati), interrogato espressamente sul tema ai margini della riunione non ha parlato né di sceicchi né di arabi. Secondo l’ex presidente del Perugia il summit di mezzogiorno ha rappresentato comunque “un passo in avanti: abbiamo ripercorso le tappe degli ultimi venti giorni e abbiamo fatto una lunga discussione e un approfondimento generale di tutti i temi. L’udienza del 18 (in cui il tribunale di Perugia sarà chiamato a decidere sulle istanze di fallimento, ndr) rimane un punto fermo. Se ci sono speranze? Diciamo che ce n’è una in più di ieri”.
Sul “mistero” del buco finanziario del Perugia Ghirga è stato abbastanza vago: “Abbiamo effettuato una ricognizione dei debiti e delle due garanzie più importanti (le istanze di Pomponi e Losole, ndr): Covarelli ci ha assicurato che non esiste nessuna ‘sorpresa’”. E se qualcuno nell’attesa la butta pure sul ridere, chiedendo al cameriere di un bar che usciva dalla sala dell’incontro se il conto fosse stato saldato, Boccali invece non ci ride su ed esce con un viso tirato poco prima delle due dribblando anch’egli i cronisti: “Parlo solo per iscritto”. “L'amministrazione comunale – dice il sindaco - non vuole entrare nelle questioni societarie né favorire cordate e/o passaggi di proprietà. Non è il suo ruolo. Quello che sta a cuore al Comune è che il calcio professionistico rimanga, e anzi sia rilanciato a Perugia, che la città non venga presa in giro da nessuno, che tutto si svolga in un clima di trasparenza e correttezza”.
Trasparenza che fino ad ora non è stato il tratto distintivo di tutte le parti in causa. Ed è a questo punto che arriva l’avviso ai naviganti più chiaro da parte del sindaco: “Mi rendo conto benissimo – aggiunge infatti Boccali - che non si tratta di una situazione facile, ma le parti, presenti o future, devono tener conto che è in gioco l'immagine sportiva di una città che non vuole vedere comportamenti e manovre che mal si conciliano con la sua genuina passione sportiva. Il Comune è in campo proprio per pretendere, a nome dei perugini, che su Perugia sportiva non si scherzi. E' qui lo spirito dell'iniziativa che ho preso. Spero che anche la convocazione a Palazzo dei Priori, non un luogo qualunque ma il cuore della vita civile della città, venga presa per quello che, anche simbolicamente, significa''.
A questo punto la palla torna sui piedi di Ermini e di Covarelli. Nella nota infatti il Comune sostiene “di aver creato le condizioni per la trattativa in corso, la cui conclusione è ora rimandata alla esclusiva volontà e responsabilità delle parti”. A tutt’oggi però, nell’attesa che domani si faccia più chiarezza, i punti oscuri sono tantissimi: a nome di chi parlano Ermini e Puglisi? Qual’era il ruolo di Giulivi (Figc), Auriemma, Cascianelli e Laurenti nella tragicommedia di sabato scorso? Il Perugia Calcio è stato usato come garanzia per alcuni prestiti? Perché, nel comunicato del Perugia del 30 aprile (
http://www.umbrialeft.it/node/35388), emergeva la figura di un Ermini “traghettatore” mentre tre giorni dopo si presenta come portavoce di una cordata che non vorrebbe “tra i coglioni” colui che gli aveva affidato, così come si suppone dal comunicato, l’incarico di semplice facilitatore delle trattative? Come mai gruppi arabi così potenti e facoltosi avrebbero la necessità di nascondersi dentro una scatola societaria vuota domiciliata presso lo studio di un avvocato italo-svizzero? E’ possibile che “l’esperto finanziario” del gruppo non conoscesse neanche la possibilità del fallimento in corsa e che gliel’abbiano dovuto spiegare giornalisti e tifosi? A tutte queste domande va data una risposta.
DI SEGUITO RIPORTIAMO INTEGRALMENTE IL COMUNICATO STAMPA DIRAMATO DAL COMUNE DOPO L’INCONTRO DI OGGI Oggi nella Sala Rossa di Palazzo dei Priori si sono riuniti alla presenza del Sindaco Wladimiro Boccali, il dr. Nicola Ermini, il dr. Leonardo Covarelli, il dr. Dino De Megni, l’Avv. Luciano Ghirga, il dr. Dante De Paolis, l’Avv. Daniele Spinelli e l’Avv. Paolo Fantusati i quali hanno ampiamente trattato tutti i temi relativi l’attuale situazione societaria del Perugia Calcio Srl. Il Sindaco ha verificato le rispettive posizioni delle parti invitando le stesse a fare definitiva chiarezza su modi, tempi e procedure di un eventuale passaggio di proprietà della Società e quindi del suo possibile salvataggio in bonis. All’esito il dr. Covarelli, quale legale rappresentante della Mas che detiene il pacchetto sociale della Società calcistica e il dr. Ermini, quale Presidente in pectore del CdA della Società sportiva e latore di un’importante offerta economica, si sono accordati per formalizzare le cariche sociali nella giornata del 12.05.2010 contestualmente all’inoltro e alla presentazione di una definitiva offerta economica in grado di sanare le poste debitorie in essere e consentire l’iscrizione al campionato di competenza per l’annata 2010/2011. In quella circostanza si farà anche una ricognizione su eventuali garanzie ancora in essere rilasciate dal Perugia Calcio a terzi così da poter dar corso al passaggio societario con piena conoscenza del suo stato finanziario e patrimoniale. Le parti si sono date impegno altresì di concludere l’intera operazione per lo meno sotto il profilo sostanziale entro 2 giorni, tenendo conto dell’udienza pre-fallimentare del 18.05 e per non pregiudicare altri possibili trattative. In questo contesto il Comune ritiene di aver creato le condizioni per la trattativa in corso, la cui conclusione è ora rimandata alla esclusiva volontà e responsabilità delle parti.
Recent comments
5 anni 14 weeks ago
5 anni 19 weeks ago
5 anni 19 weeks ago
5 anni 19 weeks ago
5 anni 20 weeks ago
5 anni 20 weeks ago
5 anni 20 weeks ago
5 anni 20 weeks ago
5 anni 21 weeks ago
5 anni 21 weeks ago