Il Capogruppo PRC SE
Comune di Gualdo Tadino
Gianluca Graciolini
Il Gruppo consiliare di Rifondazione Comunista depositerà domani, lunedì 10 maggio, presso l'Ufficio protocollo del Comune di Gualdo Tadino una mozione, da discutere nel prossimo Consiglio comunale utile, avente per oggetto "Iniziativa del Consiglio Comunale di Gualdo Tadino al fine di riportare presso il Museo Civivo della nostra Città i due dischi aurei e gli altri reperti archeologici rinvenuti nella Valle di Santo Marzio".
Questa proposta di recente avanzata dalla nostra concittadina Cinzia Tini su un noto network locale ha già raccolto varie ed entusiastiche adesioni. Il Gruppo consiliare del PRC presenta questa mozione in piena condivisione con chi ha originariamente avanzato la proposta.
A Gualdo Tadino ormai decenni fa furono rinvenuti in località Santo Marzio due dischi aurei con decorazione geometrica a sbalzo. Piccoli in termini di grandezza, rappresentano in realtà un importante documento storico. Databili intorno al XIII sec. a.C., documentano la presenza a Santo Marzio di una civiltà particolarmente raffinata da cui discendono i "Tadinates", gli umbri ricordati nella Tavole di Gubbio e di cui è noto il sito di Colle dei Mori. Una civiltà peraltro arricchita da ulteriori contaminazioni culturali dovute al fatto acclarato che la Valle di Santo Marzio fosse usata dalle genti dell'epoca come percorso transappenninico.
L'importante ripostiglio rinvenuto, presumibilmente ascrivibile alle antiche culture protovillanoviane, conteneva altresì fibule ad arco di violini, spirali fermatrecce, pinzette, aghi ed altri oggetti bronzei. Tali dischi, che rappresentano uno dei più antichi esempi di orifeceria in Italia e per questo sono considerati dei documenti storici eccezionali, all'epoca del ritrovamento furono immediatamente fatti oggetto di studio e di ricerca dalla Soprintenza ai Beni Archeologici dell'Umbria e successivamente, visto l'alto valore storico e documentale degli stessi, furono collocati presso il Museo Archeologico di Perugia, dove tuttora sono conservati.
All'epoca del ritrovamento i due dischi aurei e gli altri oggetti della Valle di Santo Marzio non poterono essere assegnati alla nostra Città in quanto, ovviamente, questa non era dotata di un proprio Museo Civico e da qui nasce la nostra attuale proposta. La nostra Città possiede oggi un proprio Museo Civico di tutto rispetto, ancorchè dotato di una propria sezione archeologhica, e capace di conservare con appropriatezza e dignità questi reperti.
Il Museo Civico della Rocca Flea è parte integrante del nuovo Polo museale della Città, un sistema unico ed integrato che comprende anche il Museo Regionale dell'Emigrazione e la Chiesa Monumentale di San Francesco e che trova oramai i suoi sicuri punti di eccellenza nell'impegno attento e competente dei suoi operatori, nella loro preparazione professionale e nel loro costante aggiornamento rispetto allle nuove metodologie nel settore dell’accoglienza turistica, nella didattica e nella ricerca.
Lo stesso aumento dei visitatori registrato in quest'ultimo anno dimostra la validità della scelta della precedente amministrazione comunale confermata dalla attuale di varare delle strategie integrate di gestione unica delle realtà museali territoriali. Questi eccellenti risultati debbono incoroggiare il Comune di Gualdo Tadino nel sostenere la crescita e il potenziamento del comparto turistico e culturale anche attraverso una programmazione che possa accrescere il patrimonio storico-artistico già di grande interesse come quello della nostra città e degno di entrare a pieno titolo nelle logiche del turismo d’eccellenza. L'eventuale riacquisizione dei reperti della Valle di Santo Marzio, in primis dei due dischi aurei, costituirebbe un sicuro arricchimento di questo patrimonio e andrebbe a valorizzare ulteriormente la dotazione del Museo Civico locale con tutto quello che ne conseguirebbe in termini di attrazione turistica, di fruizione dei beni culturali, di impulso allo studio e alla ricerca sulla storia locale e sulle sue radici.
L'eventuale trasferimento dei reperti archeologici della Valle di Santo Marzio presso il Museo Civico della Rocca Flea sarebbe un ulteriore arricchimento per la nostra Città, una valorizzazione del suo Sistema museale, una opportunità di accrescere le sue potenzialità turistiche e culturali ed è doveroso l'interesse e l'eventuale impegno dell'Amministrazione Comunale della Città a riportarli nella loro sede originaria.
La nostra mozione pertanto si propone di impegnare il Sindaco e la Giunta a prendere da subito i necessari contatti con la Soprintendenza ai Beni Archeologici dell'Umbria per verificare ogni possibilità affinchè i dischi aurei di Gualdo Tadino e gli altri utensili rinvenuti nella Valle di Santo Marzio possano tornare nella loro Città e trovare nel suo civico Museo la loro nuova, degna e giusta collocazione a beneficio di Gualdo, dei suoi cittadini, della sua storia e delle sue attuali necessità di consolidare il suo patrimonio storico-artistico-culturale e lo stesso settore economico ad esso legato.
Recent comments
5 anni 26 weeks ago
5 anni 31 weeks ago
5 anni 32 weeks ago
5 anni 32 weeks ago
5 anni 32 weeks ago
5 anni 32 weeks ago
5 anni 33 weeks ago
5 anni 33 weeks ago
5 anni 33 weeks ago
5 anni 33 weeks ago