PERUGIA - Qual e' lo stato di salute dell'economia umbra? Se ne discute domani per la ''Ottava Giornata dell'Economia'', l'appuntamento annuale di Unioncamere. Il quadro della situazione verra' fatto domani mattina, grazie ai dati elaborati dall'Istituto Tagliacarne per conto del sistema camerale umbro, in due distinti incontri, a Perugia e Terni, presso le sedi delle Camere di Commercio. In sintesi: si registrano ''timidi segni di miglioramento'' nell' industria manifatturiera; il settore delle costruzioni ha evidenziato ''un graduale recupero nella provincia di Terni e un sostanziale ristagno in quella di Perugia''; la crisi dei consumi pesa nel commercio mentre ci sono ''incoraggianti segni di ripresa'' nel turismo. INDUSTRIA MANIFATTURIERA - Secondo quanto anticipa un comunicato di Unioncamere Umbria gli ordini e la produzione, dopo una pesante caduta, hanno cominciato a mostrare timidi segni di miglioramento. Il grado di utilizzo degli impianti e' risultato comunque ancora molto basso, riflettendo soprattutto le persistenti difficolta' dei comparti della meccanico, del tessile abbigliamento e della lavorazione dei minerali destinati all'edilizia. Il deludente andamento dell'industria manifatturiera trova conferma nei dati tratti dal Registro delle imprese, dalla lettura dei quali si evince che nella seconda parte del 2009 l'indice di sviluppo di nuove iniziative imprenditoriali, cioe' il saldo tra iscrizioni e cancellazioni in rapporto allo stock delle imprese attive, ha assunto segno negativo (-1,1 per cento). COSTRUZIONI - Il settore ha evidenziato un graduale recupero nella provincia di Terni e un sostanziale ristagno in quella di Perugia. Secondo le rilevazioni della Banca d'Italia, nel periodo compreso tra la fine di settembre 2008 e la fine di settembre 2009 lo stock dei prestiti per la realizzazione di nuove costruzioni ha segnato un +8,0 per cento a Terni e un -5,5 per cento a Perugia. Un divario altrettanto ampio tra la prima e la seconda provincia si e' riscontrato pure nel tasso di crescita dei mutui concessi alle famiglie per l'acquisto di abitazioni (rispettivamente +11,4 e +4,3 per cento). COMMERCIO E TURISMO - Sulle vendite del commercio al dettaglio ha pesato lo sfavorevole andamento della spesa per consumi, che ha continuato a penalizzare soprattutto gli esercizi di piccola dimensione e il comparto dei prodotti non alimentari. Dopo avere evidenziato da febbraio a novembre variazioni tendenziali di segno negativo, sul finire del 2009 le attivita' piu' direttamente collegate ai flussi turistici hanno mostrato incoraggianti segni di ripresa. Secondo i dati elaborati dall'assessorato regionale al turismo, nel mese di dicembre sia gli arrivi che le presenze presso le strutture ricettive sono accresciuti di quasi cinque punti percentuali, sfiorando i primi le 128 mila unita' e le seconde le 286 mila. Condividi