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PERUGIA - Sono risultati danneggiati, ma in maniera non intenzionale, gli hard disk dei computer di Meredith Kercher, Raffaele Sollecito e Amanda Knox esaminati nell'ambito dell'incidente probatorio disposto dal gip di Perugia. E' quanto emerge dalla perizia del consulente del giudice messa oggi a disposizione delle parti. L'esperto è comunque riuscito a recuperare il contenuto dei dischi rigidi dei pc di Sollecito e della Kercher ma non di quello della Knox. I risultati delle analisi compiute saranno esaminati in un'udienza fissata per sabato prossimo davanti al giudice Claudia Matteini. Riguardo ai danni subiti dagli hard disk dei computer 'da tavolo' della studentessa inglese uccisa a Perugia e dei due giovani indagati per quel delitto, il consulente del gip ha ipotizzato “molteplici cause”. Tra queste uno choc elettrico o una alimentazione diversa da quella prevista per i tre dischi rigidi. L'esperto ha comunque spiegato nella sua relazione che dall'esame eseguito “non emergono indicazioni di un danneggiamento intenzionale”. Avrebbero comunque contenuto materiale relativo agli studi universitari svolti, gli hard disk dei computer di Meredith Kercher e Raffaele Sollecito. Il contenuto dei dischi rigidi è stato clonato dal consulente del giudice, un esperto del Cnr, e messo a disposizione delle parti su un altro supporto. In particolare nell'hard disk del computer di Sollecito ci sarebbero stati file relativi a un progetto di programma di gestione di un istituto scolastico. Materiale su Dante Alighieri e alcune foto, comunque non attinenti all'omicidio, sarebbero state trovate nel pc della Kercher. Condividi