di Daniele Bovi
LA DIRETTA TESTUALE DELLA CONFERENZA STAMPA DI ERMANNO PIERONI
Ore 16 in punto - Tutto pronto nella sala del Park Hotel. Ci sono Pieroni e l'avvocato Bagattini
16.05 - Si aspetta l'inizio della conferenza stampa. In sala almeno 60-70 persone. Molti i tifosi pronti ad ascoltare quanto avrà da dire Pieroni.
16.08 - Inizia la conferenza stampa, fra i relatori anche Donato Di Campli, avvocato di Pescara "protagonista del salvataggio di Lanciano e Pescara"
16-10 - Pieroni: "Splendido rivedere tante facce amiche, mi ricorda un tempo felice che mi ha dato molte soddisfazioni. Non sapevamo se farla oggi e domani dopo la decisione del tribunale. Qui non c'è da perdere tempo".
Ore 16.13 - Pieroni: "Bisogna dire le cose come stanno. Il sindaco ha sicuramente a cuore le sorti di città e squadra. Il motivo per cui siamo qui è che vogliamo ribadire a voce alta che vogliamo salvare solo la categoria. Lo stadio non ci interessa, così come non ci interessa una eventuale dichiarazione di fallimento. Rappresentiamo persone che sono nel mondo del calcio e che credono nel bacino e nella città".
Ore 16.16 - Pieroni: "L’avvocato Bagattini fin dall’inizio ha avuto l’incarico di affiancarmi per andare dalle massime istituzioni. Siamo stati criticati perché siamo andati prima dalle istituzioni che dalla proprietà. Il mandato però ce l’avevano i tecnici nominati dal sindaco Boccali. Il nostro comportamento è sempre stato molto corretto e lineare. Qui noi non vogliamo fare nessuna guerra di cordate: vogliamo solo esporre intenzioni e progetti. Comunque vada speriamo che il Perugia possa giocare la Prima Divisione. L’avvocato Campli è stato chimato qui perché ha effettuato tre salvataggi: Lanciano, Pescara e Pro Patria".
Ore 16.22 - Pieroni: "Anche io reputo che sia importante anche per un fatto di trasparenza sapere quanto prima i nomi degli imprenditori coinvolti. Spesso si legge di nomi che non ne fanno parte minimamente di questa cordata. Nel week end abbiamo incontrato queste persone di calcio, c’è una squadra di serie A interessata. Abbiamo valutato quanto era opportuno in questa fase uscire fuori o aspettare la decisione domani. Posso soltanto garantire che i 7 anni che mi legano a Perugia che non avremo nessuna difficoltà a farlo. Il nostro progetto fino ad oggi non si è realizzato e spiego perché: abbiamo tentato di fare una ricognizione dei conti del Perugia. Salvo miracoli a breve o medio termini crediamo che, per quella che è la situazione, ci sarà una dichiarazione di fallimento. I nostri esperti hanno documentato le cifre. Le cifre sono ben lungi da quelle comunicate oggi. Non diamo in pasto questi nomi in questa situazione conflittuale. Molto dipenderà anche dalle istituzioni. Non è questa la fase per fare nomi".
Ore 16.26 - Avvocato Di Campli: “Se ci sarà il fallimento costituiremo subito una società con una capitalizzazione fortissima, cioè pari a quei 3-3,5 milioni che ci vorrebbero per rilevare un eventuale fallito Perugia Calcio. Non abbiate timore perché con questa operazione Perugia non perderà nulla, non cambierà il numero di matricola e la sua tradizione: cambierà solo il nome. Anzi, vi invitiamo a fare voi stessi a fare il nome della nuova società. Noi vogliamo che il giudice decida subito sì o no. Noi non possiamo aspettare più altrimenti il calcio professionistico da qui scompare. Basta con le dichiarazioni, i comunicati come quello di oggi che puntano solo a dilazionare i tempi. Se non ci si muove entro 5-6 giorni si riparte dall’Eccellenza.
Ore 16.34 - Avvocato Bagattini: “L’obiezione che si può fare è questa: se siete così interessati al Perugia allora compratevelo in vita, senza la procedura a cui fa riferimento l’amico di Campli. Noi però ci siamo presentati a Perugia sulla base di un’indicazione di costo che ci veniva indicato intorno ai 3,5-4 milioni. Una cifra già per eccesso il valore di una società di calcio che milita in Prima Divisione. Quando ci siamo presentati all’incontro con gli esploratori ci aspettavamo che ci fossero delle carte in mano sulla quale fare una verifica di quei numeri. Così non è stato, c’è stata una schermaglia con la società e dopo abbiamo avuto le carte dalla società. Le stesse che poi ha il Comune. Intanto quei 3,5-4 milioni sono diventati 4,6, un milione in più. Le sorprese sono arrivate poi quando ci siamo resi conto, tramite un’analisi neanche tanto, approfondita, che quella cifra è doppia. Cifra che si aggira abbondantemente oltre il doppio. Poi ci sono due situazioni che ci allarmano: l’istanza di fallimento da 14 milioni. C’è la desistenza, va bene, ma evidentemente un credito c’è. Poi c’è l’istanza depositata stamattina dall’avvocato di Pomponi pari a 2,9 milioni: un debito non iscritto a bilancio. Voi l'acquistereste una società in questa condizione? L'unica strada è quella indicata da Di Campli".
Ore 16.37 - Di Campli: “Abbiamo visto i protesti del Perugia calcio: ci sono milioni di protesti”.
Ore 16.41 - Avvocato Di Campli - “Noi possiamo solo rimetterci alla giustizia, il giudice faccia il giudice. Bisogna vigilare. La domanda di affiliazione noi l’abbiamo già preparata. Nel momento in cui verrà dichiarato il fallimento noi presenteremo l’affiliazione. Poi il curatore fallimentare valuterà il tutto e farà il prezzo. Certo, ci potrebbero essere anche altre società, noi comunque ci saremo. Una volta acquisita la società metteremo mano a tutte le incombenze previste dalla Federcalcio che, vi assicuro, sono molto pesanti. Se stiamo qua a mettere la faccia significa che non stiamo scherzando”.
Ore 16.43 - Avvocato Bagattini: “Macalli contrario? Macché. Chi lo dice o ha qualche altro interesse o ha uno scarsissimo interesse delle carte. E’ secondario: lui da questa storia è assolutamente fuori”.
Ore 16.45 - Pieroni: “Il gruppo si farà carico di tutti coloro che hanno una busta paga”.
Ore 16.47 - Avvocato Di Campli: ci sono tanti fornitori creditori che non si espongono perché temono di perdere tutto: chi dimostrerà fiducia in noi non sarà abbandonato. E’ ovvio che qualcuno ci perderà, però cerchiamo di salvare la cosa più importante: il Perugia”.
Ore 16.55 - Pieroni: “Io mi sono avvicinato al Perugia perché casualmente fui chiamato dal presidente Covarelli un mesetto fa chiedendomi se avessi qualcuno che gli avrebbe potuto dare una mano. Se le cifre fossero state quelle dette da Covarelli noi avremmo avuto il permesso di trattare. Noi dobbiamo dire le cose come stanno e voi avete il diritto di saperlo. Se ci sarà consentito, noi andremo avanti con tutte le nostre forze”.
Ore 17 - Avvocato Di Campli: “Non è un fallimento normale, tutta la città si stringa intorno alla squadra perché ripartire dalla C1 è fondamentale. Io non accetto incarichi per perdere, voglio solo vincere”
Ore 17.04 - Avvocato Bagattini: “Come possiamo aiutare il Perugia? Ricordava Di Campli che una delle condizioni fondamentali sia la concessione dello stadio. Bisogna sollecitare palazzo dei Priori affinché conceda lo stadio. Se perdiamo anche solo un minuto si scivola verso l’Eccellenza. Non ci debbono essere rinvii. Massimo 5 o 6 giorni. Il giudice Rana faccia le sue valutazioni ma le faccia presto.
Ore 17.08 - Pieroni: “Gaucci collaboratore? Non ho difficoltà a ribadire che 7 anni con quella famiglia sono stati la mia esperienza più importante. Ho visto in più occasioni il presidente che mi ha sempre rispettato. Anche Alessandro, che ha lasciato un bel ricordo in città, sente ancora le ferite del passato. Se parlassi con il cuore gli darei subito il benvenuto però ci sono tante cose da prendere in considerazione. Dipende molto da lui”.
Ore 17.10 - Di Campli: “Sento parlare di romani, arabi. Boh, io so che ci sono altre istanze di fallimento depositate. Molti avvocati si presenteranno domani mattina in tribunale a presentare istanza. Situazione di Perugia è dieci volte più grave rispetto a quella di Pescara o Lanciano”.
Ore 17.16 - Avvocato Di Campli: “Punti di penalizzazione per i mancati pagamenti? Per quest’anno niente. A Pescara, che ha sfruttato il fallimento, non sono stati affibbiati punti di penalizzazione. Non vedo perché dovremmo essere trattati diversamente in caso”.
Ore 17.21 - FINISCE LA CONFERENZA STAMPA. NON RESTA CHE ASPETTARE L'UDIENZA DI DOMANI MATTINA ALLE 9 AL TRIBUNAL FALLIMENTARE DI PERUGIA IN PIAZZA MATTEOTTI
DI SEGUITO LA CONFERENZA STAMPA DI NICOLA ERMINI
18.45 - Inizia allo stadio Curi la conferenza stampa con Nicola Ermini e Dino De Megni
18.50 - Ermini: l’incontro di oggi mi fa particolarmente piacere. Nel calcio si chiacchiera molto e la concretezza arriva sempre con difficoltà. Come possiamo fare per dare una mano al Perugia. Io ho un’offerta di acquisto pari a 5 milioni di euro scritta e firmata con validità 30 giorni. Il gruppo che rappresento non ha nessun problema ad aumentarla, solo che vogliono la certificazione dei bilanci della società.
18.55 - Ermini: Io non posso comprare senza sapere quanti sono i debiti, ho bisogno di una certificazione precisa. Voi sapete meglio di me che i bilanci delle società di calcio non sempre rispecchiano il loro reale andamento. Perciò se io faccio un’offerta di 5 milioni e poi invece ne servono 9 le cose non funzionano. Abbiamo 30 giorni di tempo, certifichiamo tutto e vediamo. Io devo capire economicamente e finanziariamente qual è la situazione. Io ho avuto solo oggi questa lettera. L'unica cosa che vi posso dire è che non sono italiani. Gheddafi? Dico solo che non sono italiani.
19.00 - Ermini: Lo scopo di questo gruppo è avere visibilità nella regione anche a livello calcistico. Troppi 8-9 milioni? Noi italiani ragioniamo così, poi ci possono essere delle persone con talmente tante disponibilità...Io voglio, ripeto, che i debiti del Perugia calcio siano certificati. Sarei un folle se non procedessi a queste verifiche. Io voglio sapere quanto dobbiamo spendere. Qualche richiamo a questi “extracomunitari” sui giornali c’è stato. Levatevi dalla testa che sia un fogliettino per andare a chiedere un rinvio.
19.11 Ermini: Domani il tribunale deciderà nel modo migliore, io avevo solo il dovere di venire qui e comunicare. C’è un interesse per riprendere questa squadra di calcio. Domani deciderà un tribunale sovrano. Ci possono essere tutte le offerte del mondo ma se il giudice reputa che il Perugia deve fallire fallisce. Il fallimento può comportare che il titolo lo assegni il sindaco, oppure si può proporre un concordato fallimentare. Io domani non è che prendo e vado e in tribunale dico ‘ecco il fogliettino’. Forse non avete capito le logiche. Io il fallimento lo vorrei evitare.
19.16 - Ermini: Se voi pensate che covarelli abbia trovato un coglione di nome Nicola Ermini che gli abbia detto ‘guarda fammi sta cosa domani, fammi avere un foglietto con due righe’, voi dovete credermi che questa cosa non esiste. Vi dico sinceramente che il signor Covarelli non c’entra assolutamente niente. La cordata non ha voluto fra i coglioni il signor Covarelli: se c’è lui non si fa niente.
19.24 - Avvocato Fantasuti: Domani si verificherà lo stato dell’arte, si vedrà se rispetto a quelle istanze ci saranno delle desistenze. Se l’offerta copre tutto si può procedere ‘in bonis’, senza ricorrere al fallimento. Ermini l’ha spiegato bene. Il trapasso da un soggetto all’altro, dopo il fallimento, è abbastanza lungo. La curatela dovrà cedere l’azienda e ci vorrà qualcuno che la valuti. Tutte le procedure non sono così semplici. La soluzione ‘in bonis’ è quella che io auspico. Si farà una valutazione al massimo in 30 giorni: questo significa che dobbiamo correre. In questo contesto la cessione delle quote è un attimo.
19.31 Ermini: Non si fanno salvataggi ad personam ma si vuole prendere il Perugia Calcio. Mi sembra che quello che i tifosi auspicano è ripartire dal fallimento. Vedo dall’aggressività nei miei confronti che forse voi preferite il fallimento.
FINISCE LA CONFERENZA STAMPA
Lunedì
03/05/10
17:29