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L’hanno chiamata conferenza stampa, ma il clima e la scenografia creati somigliavano per metà alla Santa Inquisizione e per metà ad una penosa sceneggiata napoletana. Un’impiegato, esperto della calcolatrice, nelle vesti del presidente della corte marziale, due pecorelle che brucano sui campetti della lega pro, nel ruolo delle vittime e sullo sfondo una ventina di signorine schierate come “talebani”, ma con lo sguardo conigliesco e molto poco spontaneo. Tutto questo creato ad “arte” per zittire definitivamente una piccola parte dell’informazione, che tra l’ altro, per la quasi totalità, non è più credibile, o almeno è completamente distante dalla realtà Ternana. Della conferenza e delle sue modalità, tutti potranno farsi un’idea guardandola sui vari siti o su quelle TV che si degneranno di mandarla in modo integrale, noi come tutti i Ternani ci poniamo però alcuni quesiti. Perche questi grandi registi della comunicazione non hanno fatto conferenze per chiarire e spiegare: le gravissime affermazioni di A. Montemari su Facebook, i diti medi di Pesce, gli allenamenti dai terrazzi di Giorgini, la retrocessione di Cremona, i fuori rosa, le offese sul giornalino, i gufi, i contenziosi con il comune sui presunti lavori da scalare sull’affitto del Liberati, il settore giovanile messo sotto accusa dall’ex addetto stampa, il profitto sia tecnico che economico della Ternana Calcio per l’acquisto di decine di giocatori mai utilizzati, il meccanismo che decide gli equilibri di potere tra i diversamente impiegati e l’ottimizzatore,visto che si palleggiano i seggiolini di via Aleardi dal 2004? E la squadra perché non si è schierata mai unita e compatta per prendere le distanze dal famoso comunicato che Miceli e Tozzi Borzoi si affannarono in modo pietoso a minimizzare, o dal comunicato redatto subito dopo l’ affumicamento della porta di via Aleardi in cui si affermavano reiterate minacce ed intimidazioni ai giocatori, o a difesa dei loro compagni fuori rosa o congelati? Signori Montemari, Dominicis, giocatori, allenatori e collaborazionisti vari, a Terni non amiamo i tribunali speciali e soprattutto non tolleriamole persone della vostra risma. Se voi credete ciecamente alla rettitudine di Borghetti e Bertoli, noi altrettanto ciecamente crediamo ai tifosi. Ora fate un altro piccolo sforzo, che sarebbe il vostro più grande fallimento: riportateci in serie B. Subito dopo sparite da Terni. Non aspettatevi ringraziamenti o festeggiamenti, perché avreste restituito alla città un miliardesimo del vostro debito. Riguardo alla contestazione di qualche giorno fa a Spoleto, mai lette tante falsità. Né colloqui, né compromessi. Noi se decidiamo di giocare, giochiamo a modo nostro. FRATERNAMENTE VI ABBRACCIAMO CURVA EST Condividi