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Di Riccardo Fidenzi e Simone Cennamo Lo abbiamo pensato fin dal primo giorno in cui abbiamo iniziato a scrivere. Ci piace analizzare le cose e commentarle, preferiamo dibattere di argomenti seri ed interessanti piuttosto che parlare di tattica, moduli e quant’altro. Motivo per cui, in questo articolo, la prossima partita passerà in secondo piano. A nostro avviso, inoltre, quella di domenica non sarà una partita fondamentale in ottica play off. A dire il vero la classifica ci smentisce e ricorda che lo è. Ma a noi non piace foderarci gli occhi, visto che la tifoseria è impegnata in tutt’altre dinamiche. Siamo reduci, innanzitutto, dal match di Marcianise, partita in cui i rossoverdi oltre a perdere 4-0 (sarebbe il minimo) hanno fatto scappare la pazienza a chiunque abbia visto la prestazione dal vivo o si fosse imbattuto nei riflessi filmati, tanto che i settantacinque ternani presenti al Progreditur hanno alzato i tacchi a metà ripresa. Si può perdere, ma non si può perdere in quel modo. E’ irrispettoso nei confronti di migliaia di persone. E l’emblema della “sfida” (se così vogliamo chiamarla) in terra campana è stato il terzo gol, quello che ha tenuto banco nei commenti della tifoseria. Difensori che, a difesa schierata, oltre a farsi infilare, “attendono” anche che l’ultimo uomo giallo verde, lanciato a rete, depositi il pallone in fondo al sacco. E lo fanno passeggiandogli dietro senza assolutamente intervenire. Spettacoli di questo genere, è chiaro, hanno mandato di traverso la cena di domenica a tutta la tifoseria (quella poca che ha ancora la forza di seguire le “gesta” di questa che avrebbe la pretesa di farsi chiamare Ternana). Come se non bastasse, sanno anche i muri che lunedì sera due giocatori rossoverdi, reduci dalla prestazione orripilante di Marcianise, hanno avuto un diverbio con altrettanti tifosi che, all’interno di un locale, gli contestavano una partita così indecorosa. Non scendiamo nei particolari perché di versioni ne sono circolate già troppe, noi riteniamo solamente, al pari della curva est (la quale si è espressa nel comunicato che abbiamo pubblicato qui mercoledì) e al pari di tutta la tifoseria (la quale è esplosa in rivolta anche in rete) che calciatori professionisti, dopo una debacle come quella di domenica, dovrebbero avere il buon gusto di tacere. E basta. Ma la settimana appena trascorsa non finisce qui. Perché c’è da segnalare che martedì sera una manciata di ultras, inferociti, sono andati ad esternare tutta la loro rabbia direttamente all’hotel dove è in ritiro la Ternana. Poi, mercoledì, è stata la volta della conferenza stampa dei giocatori coinvolti nel diverbio con i tifosi. Giocatori che oltre a confermare il battibecco (cosa che, lo ricordiamo, a nostro modo di vedere non sarebbe dovuto nemmeno nascere) hanno anche messo in discussione un professionista del giornalismo ternano, il più grande di tutti: Ivano Mari. A Ivano sono arrivati l’appoggio e il sostegno della tifoseria. Non possiamo che unirci. La città, per l’ennesima volta, ha trascorso una settimana disgustosa. E a tutto pensa meno che ai play off. In altri tempi, con questa classifica, domenica prossima il Liberati sarebbe stato un catino ribollente invaso da bandiere e vessilli per spingere la Ternana in alto. Oggi siamo costretti a piangerci addosso. Siamo tutti impazziti? No, crediamo assolutamente di no: come si fa a parlare di calcio giocato dopo quei gol incassati in maniera incredibile e dopo vicende travagliate come quelle che si sono verificate nel corso dei giorni scorsi? Quanti spettatori dovranno esserci domenica al Liberati? E con quale spirito? Lo scopriremo a breve… nel frattempo la tifoseria ha trascorso la settimana a invitare i giocatori a vergognarsi e ha auspicato che essi non giochino più con i gloriosi colori rossoverdi addosso. Discorsi sui play off? Manco a parlarne. Ma qualora non fossero centrati, non ci stupirebbe se la colpa ricadrà sull’ambiente, reo di aver destabilizzato la “grande famiglia rossoverde”. Che amarezza. E che rabbia! Siamo tutti stanchi. Anzi, esausti. Inoltre è notizia di oggi che la Ternana e il suo amministratore Dominicis, oltre agli ex dirigenti Ferramosca ed Agarini (storico presidente), sono stati deferiti. La notizia è stata diffusa dal sito Gazzetta.it e l’inchiesta riguarda un giro di plusvalenze ed evasioni fiscali operate dalle società calcistiche: tutto ciò potrebbe sfociare nell’accusa di Doping amministrativo. In attesa della risposta della società di via Aleardi, non possiamo che innalzare ancora di più l’asticella della preoccupazione. Condividi