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Dodici persone sono state arrestate dai carabinieri che hanno sgominato una organizzazione che si riforniva di cocaina a Roma per poi spacciarla nell'Orvietano ed in provincia di Viterbo. Gli arresti sono stati compiuti dai carabinieri della compagnia di Orvieto dopo indagini cominciate nel dicembre scorso. I particolari dell'operazione sono stati illustrati oggi a Terni, nel corso di una conferenza stampa, dal maggiore Mariano Celi, comandate del reparto operativo, e dal capitano Andrea Lachi comandante della compagnia di Orvieto. I carabinieri avevano constatato un incremento di spaccio di cocaina tra i giovani e per questo erano stati disposti controlli mirati. Dopo pedinamenti, riscontri e intercettazioni telefoniche gli investigatori sono risaliti ad un romano di 36 anni, residente a Baschi, che secondo l' accusa sarebbe il capo della banda. Le indagini hanno accertato che tre volte alla settimana l'uomo si faceva accompagnare da complici a Roma dove si riforniva di cocaina. Complici che sono risultati essere della stessa Roma, di Baschi, Orvieto, Acquapendente e Perugia, i quali poi erano incaricati dello spaccio al dettaglio. Della banda facevano parte - sempre secondo l'accusa - anche una ucraina di 21 anni, fidanzata del ''capo'' ed un albanese. Dopo avere acquistato la cocaina a Roma gli spacciatori per sfuggire ai controlli la mettevano in lattine che avevano contenuto il the che poi, nei pressi del casello autostradale di Baschi, gettavano nei campi. Successivamente, con tutta calma, si recavano a recuperarla. Il giro d'affari accertato dai carabinieri si aggirava sui 12.000 euro al mese. L' operazione, conclusasi con i 12 arresti, è stata chiamata ''ombre''. Condividi