GUALDO TADINO - Come abbiamo già scritto, si sono aperte questa mattina le celebrazioni per il 773esimo anniversario della fondazione della città di Gualdo Tadino. L’ultima riedificazione, infatti, è datata 30 aprile 1237, come compare in un atto dell’epoca. Successivamente Federico II di Svevia volle il restauro della Rocca Flea e, per proteggere le cittadina dagli attacchi guelfi perugini, nel 1242 la cinse di possenti mura, la dotò di quattro porte di accesso (San Benedetto, San Donato, San Martino e San Facondino) e di diciassette torri di difesa.
“Sono pochissime le città in Europa che possono documentare con esattezza la propria ‘data di nascita’, e questo è un elemento distintivo” – ha evidenziato il sindaco Roberto Morroni.
Il progetto, nato in seno alla Pro Tadino, ha visto questa mattina la presenza dei bambini delle scuole elementari e dell’infanzia della città che hanno fatto da cornice al passaggio del Gonfalone e delle autorità.
Il 30 aprile 1237 i gualdesi riedificarono la Gualdo attuale sul Colle S. Angelo. Il Colle apparteneva all’Abbazia di S. Benedetto, presso la quale si raccolsero per la prima volta i discendenti dei dispersi abitanti di Tadino. Questi si rivolsero pertanto all’Abate Epifanio e da lui ottennero il permesso di poter costruire su quel Colle il nuovo castello: mediante “pubblico istrumento” del 30 Aprile 1237, infatti, l’Abate concedeva in enfiteusi perpetua a Pietro di Alessandro, delegato quale rappresentante o “sindicus” di Gualdo, il Colle S. Angelo per edificarvi il nuovo paese, a patto che i cittadini gualdesi donassero ogni anno all’Abbazia, nella ricorrenza della festa di San Benedetto, “dieci libbre di buona cera”. A distanza di 773 anni quell’antico contratto è stato riproposto, e stamane, ad attendere sul sagrato della basilica di San Benedetto il sindaco di Gualdo Tadino, c’era il parroco don Gianni Brunetti, che dalle mani del primo cittadino ha ricevuto un cero, in segno di rispetto dell’accordo a suo tempo sottoscritto dalle autorità civili e religiose. Al termine della cerimonia sono stati liberati 773 palloncini bianchi e rossi, i colori simbolo della città di Gualdo Tadino.
Il 773esimo anniversario di Gualdo è stata anche l’occasione per valorizzare l’aspetto ambientale del territorio. In mattinata, infatti, è stata effettuata una messa a dimora di abeti presso la pineta di San Guido, un appuntamento che verrà ripetuto il 30 aprile di ogni anno.
Oggi e domani i musei cittadini saranno aperti gratuitamente al pubblico.
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