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di Daniele Bovi Con la crisi che morde il Comune di Perugia allenta le maglie delle norme urbanistiche e dà la possibilità, alle attività produttive, di ampliare i propri spazi del 40 per cento fino ad un massimo del 50. Durante i lavori della commissione Urbanistica di questa mattina infatti è stata esaminata e approvata la proposta della giunta che si rivolge proprio alle attività produttive che operano sul territorio comunale. In sostanza, sempre che la proposta trovi il via libera anche in Consiglio, si potrà fare richiesta di ampliamento anche in quelle zone dove questa possibilità era espressamente vietata dal piano regolatore. Lo strumento attraverso il quale si potrà “aggirare” il Prg (fatta salva ovviamente la conformità del progetto alle norme sanitarie, ambientali e di sicurezza sul lavoro) è quello della conferenza di servizi. In particolare, secondo l’attuale normativa, le attività produttive potevano ampliare i loro spazi fino ad un massimo del 30 per cento. Ora, se le nuove regole avranno l’ok, si potrà ingrandire la propria azienda fino al 40 per cento (comunque fino ad un massimo di 1500 metri quadri). Il 50 se si parla di piazzali e di tutti quegli spazi all’aperto “per lo stoccaggio di materiali, attrezzature e prodotti”. Nella breve relazione della giunta si sottolinea come il vecchio limite del 30 per cento sia un valore del tutto accettabile: un limite “che non ha dato luogo a proposte dirompenti sotto il piano della tutela dell’assetto insediativo”. Le motivazioni che stanno alla base della misura proposta dalla giunta, come detto, stanno nella “particolare congiuntura di crisi economica globale che produce effetti negativi anche nel settore produttivo locale”. Il tutto con “riflessi importanti per l’occupazione”. La possibilità alle aziende è stata data: ora bisogna vedere se, vista la crisi, ci saranno i soldi per pensare ad un’azienda più grande. Condividi