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PERUGIA - Primo Maggio davanti ai cancelli della Basell di Terni, dove e' in atto una delle vertenze simbolo, insieme a quella della Merloni, della crisi economica e sociale che continua ad investire anche l'Umbria. La manifestazione regionale per la Festa dei Lavoratori, cui prenderanno parte i segretari generali regionali di Cgil, Cisl e Uil con l'intervento dei segretari nazionali di Fiom Cgil Maurizio Landini e di Femca Cisl Sergio Gigli, e' stata presentata stamani presso la sede della Cgil di Perugia, insieme agli altri appuntamenti unitari in programma in una trentina di piazze umbre. Tra questi e' stato menzionato quello che si svolgera' nella frazione marscianese di Spina per evidenziare ''i consistenti ritardi nelle risposte ai problemi di 400 cittadini dopo il terremoto dello scorso dicembre''. A Perugia sono invece previsti concerti in piazza IV Novembre dalle 16 alle 24. ''Vogliamo rilanciare un'iniziativa forte e unitaria in un momenti di crisi che si puo' superare solo con nuovi modelli di sviluppo ed evitando gli errori del passato legati alla finanziarizzazione dell'economia'', ha detto il segretario regionale Cgil Mario Bravi. L'intenzione e' di mettere piu' che mai al centro il lavoro, che sconta ''conseguenze pesanti'' in base agli ultimi dati Inps sull'Umbria ricordati da Bravi. In particolare, la cassa integrazione ordinaria e' aumentata nell'industria del 280 per cento nel periodo gennaio-febbraio (del 1.497,3 per cento in provincia di Terni), mentre sono state 1.071 le piccole aziende che hanno richiesto la cassa integrazione in deroga da gennaio ad aprile, col coinvolgimento di settemila lavoratori. L'appello quindi rivolto a tutte le forze sociali e alla nuova giunta regionale dai sindacati e' ''la costruzione di un patto contro la crisi per evitare altri licenziamenti'', visto che ''l'Umbria, dove sono spariti quattromila posti solo nell'edilizia, rischia di perdere l'unico primato per anni detenuto sul piano occupazionale nel Centro Italia malgrado livelli di Pil piu' bassi''. Il segretario regionale Uil Claudio Bendini ha sottolineato che ''per promuovere il rilancio economico dell'Umbria serve un accordo diverso rispetto al Patto per lo sviluppo, nato in un contesto che non conosceva la crisi''. ''Purtroppo c'e' disattenzione da parte della politica e delle imprese - ha aggiunto il segretario regionale Cisl Ulderico Sbarra - per un patto che nei prossimi cinque anni consenta il rinnovamento e l'efficienza del sistema umbro, nonostante la recessione evidenziata da anni di Pil in calo e di redditi ai minimi storici''. Si stenta, ritiene Sbarra, a dare vita a ''un nuovo blocco sociale come al tempo della ricostruzione post-terremoto'' e a ''mettere al primo posto il futuro del sistema industriale''. In linea con la manifestazione nazionale che si svolgera' a Rosarno, teatro, lo scorso 7 gennaio della rivolta degli immigrati sfruttati nel settore agricolo, sara' portato alla ribalta anche il tema della xenofobia, pensando agli stranieri che costituiscono il 10 per cento della popolazione umbra e per i quali i sindacati chiedono ''diritti come cittadini oltre che come lavoratori''. Condividi