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MONTEFALCO - Il Sagrantino di Montefalco della azienda Caprai si confronterà venerdì prossimo al Vinitaly di Verona con quello prodotto in Australia in una sfida-degustazione comparata i cui arbitri saranno otto “giudici”, quattro italiani e quattro australiani. In Australia - ha spiegato Marco Caprai - si producono ormai otto milioni di ettolitri di vino all'anno ed è stato avviato un programma, con obiettivo 2025, che punta a produzioni di eccellenza e qualità con l'introduzioni di varietà internazionali europee, quali il Sagrantino, che meglio si adattano a climi siccitosi. ''Sicuramente la produzione oltreoceano delle nostre varietà è un fatto nuovo - ha detto Marco Caprai - i cui scenari sono ancora lontani dall'essere nitidamente fotografati. La cosa certa - ha proseguito - è che come nella moda, nel design e sulla tavola l' 'italian style' fa tendenza anche nel vigneto e Sangiovese, Nebbiolo e Sagrantino sembrano essere pronti ad assumere il ruolo di varietà internazionali come i francesi Chardonnay, Sauvignon, Merlot e Cabernet. L' Italia come la Francia sta diventando sinonimo di grande vino, di eccellenza assoluta”. Per Caprai, come ha dimostrato la vicenda del Tocai, il “nome” di un vitigno a livello di legislazione internazionale non è più difendibile, per cui bisogna spostarsi sulla logica del confronto. Il Sagrantino australiano alla “sfida di Verona” sarà presente con quattro diverse etichette. “E' questo il momento - ha detto Marco Caprai - in cui noi produttori dobbiamo lavorare con ingegno ed intraprendenza per trasformare i nostri territori in un simbolo e le varietà autoctone nel loro emblema. Dire di un vino che è un Bordeaux o un Borgogna - ha spiegato - ha un valore straordinariamente superiore al presentarlo come un Cabernet o un Merlot. Evocare i suggestivi paesaggi del Chianti, delle Langhe o di Montefalco conferisce ai vini prodotti nel territorio di origine un prestigio che non ha pari, per cui - ha concluso - siamo noi che lanciamo la sfida al Sagrantino australiano perché non temiamo confronti”. Sempre venerdì 4 aprile lo stand Caprai ospiterà Enrico Derflingher, chef dell' “Armani Tower” di Tokio, che è stato anche executive chef della Casa Bianca con Bush senior e cuoco personale di Carlo e Diana d'Inghilterra. Il confronto con il Sagrantino australiano potrà essere seguito anche sul sito www.capraiduepuntozero.it, la nuova community lanciata dall'azienda umbra, che ha anche annunciato l'apertura del primo “Arnaldo Caprai wine bar” nella sezione arrivi dell'aeroporto di Linate. Nei programmi ce ne sono altri sette in altrettanti aeroporti internazionali. Condividi