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PERUGIA - Da vicolo oscuro e degradato a galleria d'arte a cielo aperto legata alla memoria di una storica industria cittadina come le fornaci di terrecotte Angeletti-Biscarini. Questo il cambiamento promosso per via del Canterino, una delle traverse di corso Cavour, dall'associazione Borgobello. Il progetto di riqualificazione e' stato presentato stamani dal presidente dell'associazione Orfeo Ambrosi, con la partecipazione dell'assessore comunale alle infrastrutture Ilio Liberati e dell'architetto Carmen Leombruni, responsabile della struttura organizzativa del centro storico del Comune di Perugia. Il progetto - alla cui elaborazione ha tra l'altro contribuito l'ex presidente dell'ordine degli architetti, Maria Carmela Frate, che, in zona, si e' gia' occupata della chiesa di San Domenico - prevede la ripavimentazione della via a cura del Comune, la rimozione di cavi fuori sede, la ripulitura delle pareti e del soffitto a volte, un'adeguata illuminazione e, infine, il posizionamento di pannelli sulla storia delle fornaci Angeletti-Biscarini. Il progetto dovrebbe poi estendersi anche a via del Deposito, la strada dove e' nato Gerardo Dottori. Se per la ripavimentazione l'associazione Borgobello, oltre 300 soci, sollecita l'intervento del Comune, l'intenzione, per il resto, e' ''dimostrare che abbiamo voglia di fare e che lo sappiamo fare'', ha detto il presidente Ambrosi. Il prossimo passo sara' dunque il reperimento dei fondi necessari attraverso un vero ''porta a porta'', anzitutto tra soci e simpatizzanti. ''Dopo il progetto di restauro dell'arco di porta San Pietro, questo e' un altro modo per ridare valore a uno dei borghi piu' antichi, uno dei pochi ancora vitali - ha ricordato Ambrosi -. Ci ispirano motivi sociali, e quindi la ricerca del decoro urbano come deterrente al degrado. Ma ci sono anche considerazioni culturali ed economiche, perche' questa zona piu' interna del Borgobello e' anche la piu' caratteristica dal punto di vista storico e restituirle visibilita' potra' costituire un fattore di ricchezza''. L'associazione invita pertanto chiunque voglia informazioni presso la sede di corso Cavour 165, aperta lunedi', mercoledi' e venerdi' dalle 17 alle 20. Il rilancio di via del Canterino nelle intenzioni di Borgobello e' collegato alla riscoperta dell'antica fabbrica a cui conduce. Il complesso, di cui resta in piedi sia il luogo di produzione sia l'adiacente casa Biscarini, pur con le modifiche intervenute in epoca recente, risale alla seconda meta' dell'Ottocento e rimase molto attivo fino al 1900, forte di uno stile che si inserisce nel gusto eclettico post-unitario. A fondare le fornaci furono Raffaele Angeletti e Francesco Biscarini, formatisi entrambi presso l'Accademia di Belle Arti, dove nacque l'amicizia con l'architetto Guglielmo Calderini, che li avrebbe invitati a eseguire opere per gli edifici da lui realizzati, come il palazzo che reca il suo nome e palazzo Cesaroni. ''Angeletti e Biscarini, la cui attivita' sarebbe stata portata avanti dal figlio del secondo, Angelo, furono artisti poliedrici - ha spiegato stamani Arianna Berioli, esperta di storia dell'arte e autrice di una tesi sulle fornaci discussa presso l'ateneo di Siena nel 2003 -. Come scultori si impegnarono soprattutto nell'arte cimiteriale, come si vede a Valfabbrica e, a Perugia, nel cimitero monumentale di Monterone, ma furono anche eccellenti stuccatori chiamati ad abbellire molti edifici pubblici e privati''. Condividi