GUBBIO - Nell’ambito delle iniziative della Settimana della Cultura, su iniziativa della Soprintendenza archeologica, sarà presentato sabato 24 aprile alle ore 11, al piano superiore dell’Antiquarium del Teatro Romano, il letto bronzeo ricostruito, proveniente da Fontevole, e qui rimarrà in esposizione definitiva. Lo comunica Luana Cenciaioli, ispettrice di zona per la Soprintendenza, che spiega: « Il rinvenimento, che suscitò tanto scalpore tra gli abitanti di Gubbio, avvenne nel 1982, in una zona Fontevole, probabilmente “in Fontulis” delle tavole Iguvine, pagus o subborgo di Gubbio, occupata da una necropoli di estrema importanza in uso dal VI sec.a.C. fino all’età romana imperiale. Durante i lavori per una lottizzazione edilizia venne messa in luce una sepoltura con kline (letto) bronzea, significativa testimonianza di tomba di prestigio della prima metà del II sec.a.C. La sepoltura consisteva in una semplice fossa, all’interno della quale era il letto, ed il corredo, di cui rimane solo uno strigile ( strumento legato all’attività atletica usato per togliere dal corpo gli unguenti). Della kline si conservano il rivestimento bronzeo di tre gambe (la quarta fu probabilmente asportata dal mezzo meccanico), parti del telaio in ferro, e due fulcra in bronzo pertinenti alla spalliera, raffiguranti testa di mulo resa con grande realismo nei dettagli anatomici e busto di Artemide. La divinità presenta una trattazione delle superfici e dei particolari molto naturale: i capelli sono finemente cesellati, divisi in due bande laterali.» Condividi