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Si rende noto che mercoledì 21 aprile si è riunito il Comitato Regionale Umbro di Rifondazione Comunista, con all’ordine del giorno l’analisi del voto umbro, i criteri per la scelta delle rappresentanze istituzionali e la designazione delle stesse. Giuliano Granocchia, incaricato dalla Segreteria Regionale a introdurre la riunione, ha effettuato un’ analisi del voto sottolineando come l’Umbria sia la regione dove le liste della Federazione della Sinistra hanno ottenuto il maggiore consenso elettorale, a fronte di una perdita di consenso nazionale, che vede comunque la sinistra di alternativa nella nostra regione affermarsi come la terza forza regionale della coalizione e la seconda per rappresentanza istituzionale. Un risultato positivo anche grazie alle preferenze ottenute dai capilista Orfeo Goracci e Damiano Stufara, a sottolineare la bontà non solo del progetto politico della Federazione della Sinistra ma anche degli uomini messi in campo da Rifondazione Comunista. In seguito al dibattito, Il Comitato politico regionale ha approvato un ordine del giorno con 32 voti a favore e 20 contrari che ha deliberato la non cumulabilità tra l’incarico di consigliere e di assessore della Regione Umbria, e la conseguente designazione di un assessore esterno al consiglio regionale. In seguito all’approvazione dell’ordine del giorno il Comitato Regionale Umbro ha designato a voto segreto con 29 voti a favore, 1 contrario e una scheda bianca Stefano Vinti, attuale Segretario regionale del Prc, quale futuro rappresentate del partito nella Giunta Regionale del Presidente Marini. L'ordine del giorno approvato Il Comitato politico regionale del Prc dell’Umbria, Visto il risultato consegnatoci dalle urne; Considerato che occorre portare al nostro partito la maggior rappresentanza istituzionale possibile da un punto di vista quantitativo per il raggiungimento degli obiettivi politico-programmatici che abbiamo ottenuto nell’accordo con la coalizione di centrosinistra; Considerato che la maggior rappresentanza istituzionale possibile, consistente nei due consiglieri regionali eletti e nella designazione di un assessore esterno al consiglio, apporterebbe al Comitato regionale e alle due Federazioni provinciali preziose risorse economiche, necessarie per mantenere l’attività politica nel territorio regionale e per gli impegni che il partito ha assunto per il radicamento attraverso l’acquisto delle due sedi delle federazioni provinciali; Considerato che cumulare la carica di consigliere con quella di assessore determinerebbe comunque una perdita di rappresentatività del gruppo consiliare all’interno del Consiglio, una difficoltà a partecipare a tutti i lavori delle commissioni (essendo non permesso all’Assessore-consigliere di far parte delle commissioni), e un indebolimento dell’autonomia decisionale del gruppo nella dialettica con il Presidente e la Giunta regionale, nonché una difficoltà nell’esercitare l’autonomia del gruppo nei confronti degli altri gruppi consiliari. Considerato che nel partito più volte e a più livelli (da ultimo anche la conferenza di organizzazione di Marina di Carrara del 2007) è venuta una forte sollecitazione a non cumulare incarichi istituzionali e che nella stagione della partecipazione al governo nazionale del nostro partito tutti coloro che sono stati chiamati a rivestire incarichi di governo (dal ministro, alla viceministro e ai sottosegretari) si sono dimessi da parlamentari; DELIBERA La non cumulabilità tra l’incarico di consigliere e di assessore della Regione Umbria, e la conseguente designazione di un assessore esterno al consiglio regionale. Condividi