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PERUGIA - “Lavoro e dignità della persona”: la tavola rotonda, organizzata dalla Cisl dell’Umbria, si è tenuta oggi presso il Teatro del Pavone a Perugia. Ad introdurre i lavori il segretario generale regionale Cisl Umbria Ulderico Sbarra. Sono intervenuti relatori d’eccellenza all’iniziativa cislina: il vescovo di Terni-Narni-Amelia e presidente della Consulta per i problemi sociali presso la Conferenza Episcopale umbra Mons. Vincenzo Paglia, il presidente e segretario generale della Fondazione Censis Giuseppe De Rita e il segretario generale nazionale Cisl Raffaele Bonanni. A coordinare l’iniziativa Federico Fioravanti. L’iniziativa, curata da Nerina Antonini Ponti della Fnp Cisl di Perugia e dal segretario regionale Cisl Umbria Lucia Diamanti, parte dalla volontà della Cisl dell’Umbria di ripensare seriamente il contesto, le regole e il sistema valoriale nel quale viviamo per riuscire a costruire una realtà più equa, giusta e solidale. Una realtà nella quale a pagare gli errori di altri non siano sempre i soliti noti: i lavoratori, i pensionati e le fasce più deboli della società. Per la prima volta il mito del mercato, del denaro elevato a Dio, e del consumo determina il dubbio, e con esso l’inizio della fine del mito. “La crisi internazionale economica, ma anche alimentare, energetica, ambientale- ha affermato Sbarra- deve divenire un’opportunità per riscrivere nuove regole, che sappiano riequilibrare le relazioni tra capitale e lavoro. Per la Cisl dell’Umbria –ha spiegato il leader cislino umbro- si deve iniziare a parlare di un nuovo umanesimo del lavoro, che tolga una volta per tutte le persone dalla precarietà, dall’incertezza e dalla paura: gli uomini, le donne, i giovani e gli immigrati devono essere garantiti nella propria integrità etica, fisica e psichica. Questo può avvenire solo nella certezza lavorativa. Garantire servizi alla persona –ha poi continuato Sbarra- per permettere soprattutto alla donne, sulle quali per retaggi culturali ingiusti grava ancora la maggior parte dell’onere della cura della famiglia, di poter lavorare: anche da questo si evince un’indispensabile e serrata lotta all’evasione ed elusione fiscale, oltre che agli sprechi della politica ”. Riguardo alle ragioni del lavoro, la Cisl dell’Umbria –con questa iniziativa che ha approfondito anche alcuni aspetti dell’Enciclica Caritas in Veritate- ha voluto sottolineare il proprio impegno attivo per le fasce più deboli della società, per tutti i lavoratori colpiti dalla crisi, ma anche per tutti quei lavoratori che continuano a sopravvivere nell’interminabile e intollerabile precariato. Ad essere indicata dalla Cisl dell’Umbria la possibilità della scelta, di un futuro migliore anche e soprattutto per le nuove generazioni. Condividi