PERUGIA (Avi News) - “L’articolo 48 del Manifesto degli Studi dell’Università di Perugia disciplina l’indennità di mora da applicare nel caso in cui uno studente effettui con ritardo, rispetto alla data di scadenza prevista e comunque in riferimento ad ogni rata, il pagamento delle tasse universitarie. Fin qui nulla di strano”. Comincia così la lettera aperta di Claudia Bastianelli dei Giovani socialisti dell’Umbria sulle tasse universitarie.
“Lo smarrimento – prosegue Bastianelli - cresce parola dopo parola leggendo l’intero testo dell’articolo. Si specifica che non solo il pagamento, ma anche l’omessa presentazione di documenti necessari causa la mora. Come si calcola questa mora? A scaglioni. Gli importi dovuti saranno così suddivisi: in caso di ritardo nel pagamento da 1 a 10 giorni la mora corrisponderà a 50 euro; se compreso tra l’11° ed il 40° giorno successivo alla scadenza la mora sarà di 100 euro; oltre il 40° giorno lo studente dovrà pagare 150 euro in più. Il comma 2 del medesimo articolo prevede addirittura che ‘nel computo dei giorni di ritardo sono da calcolare anche i giorni festivi’”.
“Se gli interessi legali applicati legislativamente sono del 2,5% annuo – chiede l’esponente del Partito socialista -, può essere giusto che uno studente o comunque la sua famiglia paghino almeno 50 euro per un solo giorno di ritardo su una rata per esempio di circa 200 euro? In un periodo di crisi in cui si fatica ad ottemperare alle obbligazioni quotidiane (mutuo, affitto, assicurazione auto, spese per lo studio) come si aiuta chi è in difficoltà?”.
“L’università pubblica – conclude Claudia Bastianelli - dovrebbe permettere pari condizioni a tutti gli studenti, ma qui sembra che chi non ha un Isee sostanzioso, o non è abbastanza povero, non trovi uguaglianza di trattamento”.
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