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di Daniele Bovi Non sarà una sorta di “T-Red 2, la vendetta”. Parole e musica dell’assessore alla Mobilità del Comune di Perugia Ciccone che questo pomeriggio, al termine della seduta congiunta delle commissioni Bilancio e Affari istituzionali, ha annunciato che darà vita (“già da domani”) ad una vera e propria task-force sull’affaire Tosap. Quasi ventimila gli avvisi “bonari” inviati ai perugini per il pagamento della ormai famigerata tassa sull’occupazione del suolo pubblico. Molti, “una cifra sicuramente non irrilevante” dice l’assessore, gli errori commessi in fase di rilevamento dalla Dogre (la società privata a cui erano stati affidati nel 2009 censimenti, accertamento e riscossione della tassa). In sede di commissione poi è stata approvata la proroga di due mesi dei termini di pagamento (che slittano dunque al 30 giugno), bocciando quindi l’emendamento di Corrado (Pdl) che chiedeva di spostarli al 31 luglio. “Il mio assessorato e gli uffici che mi competono – ha detto Ciccone – si faranno carico della enorme mole di materiale prodotta dalla Dogre. Esamineremo attentamente tutto e forniremo risposte ai cittadini”. Da domani insomma negli uffici di palazzo Grossi scatta la risposta dell’amministrazione per evitare, appunto, una sorta di T-Red parte seconda. “Ci sarà – prosegue Ciccone – un ufficio ad hoc per il quale ho chiesto al sindaco anche altre unità. Attraverso di esso risponderemo in maniera chiara ed univoca alle richieste dei cittadini. Nessun fraintendimento: faremo uno studio a 360 gradi”. Ciccone ha poi annunciato che darà vita ad un collegamento diretto con patronati e associazioni dei consumatori. Dubbi sull’operato della Dogre ce ne sono, tanto che lo stesso Ciccone dice di non essere tanto sicuro che “il lavoro della Dogre sia stato esaustivo rispetto al mandato che l’amministrazione gli aveva affidato”. Secondo l’opposizione (che con Prisco e Sbrenna ha anche chiesto la revisione del regolamento Tosap “per non lasciare spazio alle libere interpretazioni”), non è stato di certo esaustivo il lavoro svolto nel corso degli ultimi anni dall’ingegner Naldini, uno dei dirigenti comunali che si è occupato della questione Tosap (nonché di quella T-Red): “Lei – ha attaccato Rocco Valentino – ha commesso un grave danno erariale e d’immagine: si deve dimettere”. Nel mirino degli strali di “Rocco” c’è, fra le altre cose, il problema della mancata riscossione della Tosap dal 1993 al 2005: “Questa tassa – continua Valentino - è stata riscossa per quegli anni?”. Naldini, anch’egli presente alla seduta, annota e si prepara alla seduta della commissione Controllo e Garanzia di lunedì prossimo dove andrà in scena quella mini-commissione d’inchiesta di cui Umbrialeft ha parlato lunedì (per leggere clicca qui). Lì Naldini esporrà le sue ragioni in un dettagliato dossier così come lo farà il presidente e legale rappresentante della Dogre. Nel frattempo Ciccone ha preso le difese di Naldini sostenendo che “in ogni caso è la politica a doversi prendere la responsabilità per ogni atto amministrativo. E se qualcuno dice che i tecnici hanno preso il sopravvento sulla politica, la colpa di questa situazione è comunque della politica”. Condividi