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Marco Casavecchia Caro Presidente, ci risulta che Lei, ieri, non fosse al Curi ad assistere all’incontro con il Sorrento. Noi, invece, con un “Cielo grigio su …”, tanto per citare una vecchia canzone dei The Mamas & the Papas, del 1966, ovvero “California Dreamin” abbiamo preso l’acqua e l’ennesima inc …, avendo avuto il “piacere” di assistere ad un altro “misfatto” calcistico andato in scena, come ormai accade regolarmente da qualche domenica, sul prato del Curi. Non sappiamo se Lei abbia disertato la tribuna perché consapevole del fatto che ormai Le toccano solo i cori della Curva Nord, le contestazioni, le richieste di pagamenti (ultima in ordine di arrivo quella degli addetti alla vigilanza e agli ingressi) o perché in altre faccende affaccendato, magari anche più importanti e vitali per la sopravvivenza della società. Certo è, che la barca, piena di buchi, fa acqua da tutte le parti e nemmeno i marinai rimasti a bordo se la sentono più di remare. I giocatori sembrano aver mollato, lasciando negli spogliatoi anche quel minimo di dignità e di decoro calcistico che, al contrario, sarebbe necessario per concludere una stagione che non ci vede ancora salvi, anche alla luce di possibili ulteriori penalizzazioni. Dal punto di vista tattico siamo arrivati a toccare il fondo, con una confusione totale di ruoli e di gioco. Ieri è mancato tutto, lucidità e logica nello schieramento della formazione e temiamo che anche i consulenti esterni siano nel pallone più completo, vista la collocazione di mediani schierati a fare la mezzala, ali a fare i centrocampisti ed esterni perdersi in inutili ghirigori fini a se stessi. La situazione è veramente drammatica, al punto che crediamo nemmeno gli scettici della prima ora potessero immaginare una simile conclusione. Ci domandiamo cosa intenda fare, se chiudere qui la sua esperienza alla guida del Perugia, cedendo la Società a qualche offerente, ammesso ce ne sia uno in giro, rimettere la Società in mano al Sindaco, o reperire le cospicue somme necessarie a soddisfare tutte le pendenze. Lei era assente, ieri, ma chi come me, tifoso di vecchia data, che ha sopportato le conseguenze di gestioni fallimentari, processi e penalizzazioni, fallimenti e anni di serie C, anche C2, tanto per gradire, che ha vissuto promozioni e retrocessioni, che Le ha concesso fiducia e bonus in più di un’occasione, in nome della sua peruginità, anche a costo di passare per suoi tifosi personali, si chiede se la sua assenza invece non fosse dettata dalla consapevolezza che Lei stesso, avesse quasi la certezza di una partita “segnata”, di un gruppo di calciatori che non è più coeso, che ieri ha fatto di tutto per rinnegare una passato ed una carriera di categoria superiore. Tra errori pacchiani, come non se ne vedono nemmeno sui campetti di periferia, espulsioni ingiustificate e assenza di personalità, ci chiediamo se l’operato in sede di mercato estivo o di riparazione sia stato condotto all’insegna del risparmio o della incompetenza. La squadra non vince perché non segna e non segna perché non schiera punte vere. Dei nuovi arrivati ne giocano due, a malapena, gli altri sono “desaparecidos”. Bell’affare davvero. E la prospettiva sarebbe quella di ripartire, ammesso che ce ne sarà data l’opportunità dalla Lega, con dei giovani in serie C, magari con quelli che non sono stati mai fatti giocare quest’anno o gli anni passati, cedendoli gratis, in un campionato che potrebbe partire ad handicap? Personalmente credo che ci ritroveremo con qualche decina di spettatori, i malati di Grifo terminali, senza speranza di lasciare la C, e con una società ancora più isolata di quanto non sia ora, sempre ammesso che ciò sia possibile. Buona fortuna, Presidente. E alla prossima ci venga anche Lei, tanto in tribuna non ci piove … in Curva, sì! Condividi