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Di Riccardo Fidenzi e Simone Cennamo Abbiamo ostentato più volte perplessità sulla possibilità che la Ternana possa accedere agli spareggi finali. E da almeno due settimane parliamo di partite decisive. Ci troviamo costretti a constatare, però, che questo campionato è tra i più strani mai visti, per cui l’ultima spiaggia è sempre posticipata. Nel girone A della Lega Pro il lotto di squadre che si contenderanno la B è già stato (pressoché) definito mentre nel nostro caso si andrà avanti alla giornata, probabilmente fino all’ultima. Calendario alla mano, infatti, pare che non ci siano i presupposti per aspettarsi che qualche squadra possa spiccare il volo. Tutto sembra rimanere così, con formazioni che aspirano alla B costrette al piccolo trotto. E’ per questo che, nonostante tutto, la Ternana si trova dentro alla lotta fino al collo. E meno male. Pensare che i rossoverdi, parlando di storia recente, hanno messo insieme la miseria di quattro punti nelle ultime cinque gare. Ma, udite udite, si trovano due punti sopra al sesto posto (occupato ora dal Cosenza). Speriamo di dire, ai più, un’ovvietà quando evidenziamo il fatto che per ventinove giornate la Ternana non è mai uscita dalla “zona serie B”. Viene a questo punto spontaneo rimarcare che uscirne proprio ora, negli ultimi cinque turni, sarebbe far cadere per l’ennesima volta le braccia agli sparuti fedelissimi rimasti sulle scalee del Liberati. E’ per questo che la partita di lunedì sera assume una valenza significativa. Tenere quantomeno botta in terra Romagnola significherebbe continuare ad inseguire la fine di questo campionato. Si, perché la Ternana non è nelle condizioni di fare la guerra, ci pare. La Ternana deve sperare che questo campionato si concluda presto in modo da vivere di rendita fino al termine. Quei punti messi in cascina quando le Fere facevano davvero le Fere si stanno rivelando oggi preziosissimi. Proprio Ternana-Ravenna fu la partita in cui si raggiunse l’apice, in tutti sensi. Con oltre cinquemila persone a portare in trionfo quelli che allora potevano essere definiti beniamini. Oggi nulla è rimasto come allora. Tenersi a galla, dunque, è l’imperativo. Viceversa, uscire sconfitti da un match cruciale come quello di lunedi sera (20 e 45) a Ravenna, vorrebbe dire aggravare una situazione già di per sé delicatissima. Forse è anche per questo che mercoledì scorso gli ultras si sono fatti largo sul manto erboso del Liberati, sede dell’allenamento pomeridiano: l’occasione è ghiotta, il campionato è anomalo, perché lasciarsi sfuggire, per l’ennesima volta, la possibilità di riconquistare un po’ la gente? In questi anni ogni momento topico la Ternana lo ha steccato. Per la legge dei grandi numeri, speriamo che stavolta si riesca a combinare qualcosa di buono. Ma battute a parte, ce lo auguriamo veramente. Per la sfida del “Benelli” Giorgini ha diversi grattacapi. Difficilissimo buttar giù una probabile formazione in virtù degli “acciaccati” Tozzi Borsoi e Di Deo e dei “non al meglio” Bertoli, Piccioni, Ferrari e Confalone. Mancherà certamente Borghetti, costretto a due turni di squalifica. Probabile formazione (4-2-3-1): Visi; Quondamatteo, Bertoli, Tedeschi, Imburgia; Danucci, Costantini; Concas, Noviello, Piccioni; Tozzi Borsoi. Condividi