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PERUGIA - La prossima settimana partirà l’ottava edizione del Giro Podistico dell’Umbria a tappe che toccherà importanti centri culturali e turistici della regione come Città di Castello, Montefalco, Perugia, Bettona e Marsciano. Il giro a tappe è praticamente nato in Umbria con la Federazione locale ed ora, dopo otto anni, è stato esportato in tutta Italia. “Sono oltre 40 le competizioni simili alla nostra – ha spiegato nel corso della conferenza stampa di oggi Sauro Mencaroni, organizzatore dell’evento – che hanno preso piede a livello nazionale. Noi portiamo avanti una ottava edizione dove aspettiamo oltre 200 iscrizioni rappresentative di tutto il Paese. Tanti altri si iscriveranno alle gare individuali non avendo modo di poter affrontare il tabellone completo che è fatta da 4 tappe”. All’evento hanno dato il loro contributo gli assessori comunali di Montefalco Pierluigi Curi, di Bettona Franco Masucci, di Marsciano Luigi Anniboletti e di Città di Castello Stefano Tardoni. La supervisione spetta alla Fidal del presidente Vito Medi. Fondamentale il contributo della Provincia di Perugia che ha avviato da quasi un anno il progetto “Provincia Amica dello Sport”. “La nostra filosofia in fatto di sostegno allo sport – spiega l’assessore Roberto Bertini - si basa sue concetti chiave: lo sport come valore aggregativi e l’atletica è uno sport regina in questo campo. Il sostegno alle attività e alle federazioni più povere dove non circolano milioni e dove il guadagno è un fine. Detto questo per noi è un onore sostenere l’Ottavo Giro dell’Umbria di podismo a tappe”. La prima tappa della manifestazione è prevista per giovedì 15 aprile a Città di Castello, alle ore 17,30 (lunghezza 9,5 chilometri), la seconda a Marsciano venerdì prossimo (11,8 chilometri), sabato a Bettona (10 chilometri) e domenica a Montefalco alle 10 di mattina (lunghezza 10,5 chilometri). “Al di là del valore sportivo della manifestazione podistica – conclude Bertini – porteremo molte famiglie, giunta in Umbria, in città turistiche importanti promuovendo così il nostro territorio in tutto il Paese. I grandi eventi sportivi e il turismo possono, anzi devono, andare di pari passo”. Condividi