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PERUGIA - Nel mondo dell’agricoltura qualcosa cambia. Lo ha deciso il Tavolo tecnico provinciale su agricoltura e gestione degli attingimenti idrici, voluto dal Presidente della Provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi. Al Tavolo, coordinato da Luca Secondi delegato del Presidente in materia di agricoltura, lo stesso Presidente della Provincia, il dirigente della Regione Umbria (ambiente e agricoltura) e rappresentanti delle associazioni di categoria (Coldiretti, Cia e Confagricoltura), delle Comunità Montane Alta e Media Valle del Tevere e dell’Ente Irriguo Umbro Toscano. La prima modifica riguarda gli orari degli attingimenti che avranno una più alta flessibilità nella fase del trapianto delle colture, dai primi di maggio a tutto giugno. La seconda, riguarda l’anticipo dell’orario di attingimento nei giorni festivi dalla mezzanotte alle ore 19.00. La Provincia ha infatti accolto in merito le richieste delle associazioni di categoria. Non solo, l’Ente ha preso anche l’impegno relativo all’orario di interruzione degli attingimenti nei giorni feriali al fine di ridurlo, passando dall’attuale orario 12.00/17.00 a 12.00/15.00, compatibilmente alla possibilità di erogazione dell’acqua da parte dell’Ente Irriguo. “Prosegue l’azione – è il pensiero del Presidente della Provincia Marco Vinicio Guasticchi – da noi avviata fin dai primi mesi di legislatura e queste decisioni sono frutto del lavoro costante messo in campo sulla base di un’impostazione legata alla programmazione delle risorse idriche e di una gestione ottimizzata delle stesse. Come Ente dobbiamo continuare a ricercare la massima disponibilità per venire incontro alle esigenze del mondo dell’agricoltura e delle aziende del settore”. La Provincia, oltre alle risposte concrete e attuabili che ha potuto dare in sede di Tavolo Tecnico, si farà anche portavoce nei confronti della Regione Umbria della richiesta relativa alla disponibilità idrica riconosciuta alle aziende per ettaro affinché passi dai 1200mc attuali ai 1800mc, il massimo livello riconosciuto dalla legge. Da sottolineare che i 1200mc oggi riconosciuti dalla Regione sono il frutto di accordi che risalgono al 1986 e quindi lontani dalle odierne necessità dell’agricoltura, decisamente diverse. Sempre verso la Regione, la Provincia si renderà protagonista dell’importante mediazione volta ad abbassare il costo dell’acqua, percorrendo tutte le strade possibili. Inoltre, si spenderà al fine di favorire il maggior numero di allacci alla rete pubblica, garantendo la più ampia copertura del territorio. Condividi