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a cura di R.D. Carlo Fabbri, consigliere comunale perugino di Rifondazione comunista e presidente della III Commissione consiliare permanente (Cultura, sanità e problemi sociali), approva la firma del patto per la sicurezza, ma chiede al Comune di Perugia ulteriori politiche concrete al riguardo, come l’adozione di maggiori iniziative di prevenzione, politiche urbanistiche che rendano più vivibili i quartieri della città e misure in grado di aiutare le donne vittime di violenza a prevenire il grave fenomeno. “La firma del patto per la sicurezza – ribadisce Fabbri - è un fatto positivo ed una prima risposta concreta rispetto alle esigenze ed alle sollecitazioni che sono venute dalla città. In queste ultime settimane, inoltre, grazie all’attività delle forze dell’ordine, c’è stata una intensificazione delle azioni di contrasto alla criminalità, sia per quanto riguarda lo spaccio di droga che contro l’infiltrazione di elementi della malavita organizzata nella nostra regione, con risultati che non possiamo che apprezzare”. “Si chiede, però – continua il consigliere comunale -, che questo patto per la sicurezza, affinché sia effettivamente efficace, tanto per quanto riguarda la lotta allo spaccio di droga in città che per il contrasto alle attività delle grandi organizzazioni criminali, possa operare nell’ambito di un quadro più esteso e che si arrivi ad una collaborazione inter-regionale, per bloccare l’arrivo della droga a Perugia, dove viene smistata”. Fabbri chiede poi “al Comune di Perugia politiche per la prevenzione, per la quale il patto non è sufficiente; in particolar modo sono vitali la lotta all’esclusione sociale e l’aiuto alle vittime, elementi che devono essere alla base del progetto del Comune per la sicurezza della città. Sono necessarie, inoltre, politiche urbanistiche tali da rendere più vivibili i nostri quartieri ed una fase reale di partecipazione e coinvolgimento da parte dei cittadini, in quanto ogni zona ha le sue peculiarità, per far sì che le politiche sulla sicurezza siano efficaci e rispondenti alle esigenze di ogni singolo territorio”. “Dopo la firma del patto – è la sua conclusione -, è bene che si dia attuazione alla risoluzione sulla sicurezza adottata alcuni mesi fa in consiglio comunale, per l’ottenimento della quale il mio partito ha avuto un ruolo importante e propositivo. Infine, il grande problema della violenza sulle donne e le esigenze di sicurezza che le donne esprimono impongono ora più che mai al Comune di Perugia la realizzazione di politiche per aiutare le vittime e prevenire la violenza”. Condividi