ROMA - La Chiesa cattolica serra i ranghi attorno al Papa, ma si moltiplicano gli attacchi da parte della stampa estera dopo i ''silenzi'' del Pontefice sui casi di abusi nella messa di Pasqua e durante tutta la Settimana Santa, con il Washington Post che si spinge fino a ipotizzare le dimissioni di Ratzinger dal soglio pontificio.
Oggi, come abbiamo già riportato, il settimanale tedesco Zeit e' tornato sulle accuse mosse al card. Tarcisio Bertone sull'insabbiamento del 'caso Murphy', il prete americano accusato di aver abusato di 200 bambini sordomuti di un istituto cattolico del Wisconsin: Zeit ripubblica documenti che mostrerebbero come fu l'attuale segretario di Stato vaticano - all'epoca dei fatti segretario della Congregazione per la Dottrina della fede - più che papa Benedetto XVI a tentare di 'soffocare' lo scandalo. In una riunione di crisi convocata nel 1998 in Vaticano sul caso di padre Murphy, l'allora arcivescovo Bertone avrebbe sollevato - secondo il resoconto della seduta pubblicato dal settimanale - numerosi ostacoli di fronte alla ''eventualità di un processo'' in seno alla Chiesa.
''Arrivano in ritardo - dice pero' in serata all'ANSA padre Federico Lombardi, portavoce vaticano - I documenti facevano già parte del dossier pubblicato dal New York Times, al quale si era data adeguata risposta in merito al significato dei suggerimenti che all'epoca la Congregazione per la Dottrina della Fede (guidata dal cardinale Joseph Ratzinger, ndr) aveva dato all'arcivescovo di Milwaukee, mons. Rembert Weakland''.
Il 25 marzo, il portavoce della Santa Sede aveva infatti diffuso una nota in cui si spiegava che ''alla luce del fatto che padre Murphy era anziano e in precarie condizioni di salute, che viveva in isolamento e che per oltre vent'anni non erano stati denunciati altri abusi'', la Congregazione ''suggerì che l'arcivescovo di Milwaukee prendesse in considerazione di affrontare la situazione limitando, per esempio, il ministero pubblico di padre Murphy e esigendo che padre Murphy si assumesse la piena responsabilit… della gravita' delle sue azioni''. Di fatto, poi, ''padre Murphy mori' circa quattro mesi dopo, senza altri incidenti''.
Ai media mondiali continua tuttavia a non piacere la linea scelta dal Vaticano, quella cioè di derubricare a ''chiacchiericcio'' le accuse al Papa. El Pais in Spagna, il Times e il Guardian nel Regno Unito, Le Monde in Francia puntano il dito contro le ''mancanze'' di Benedetto XVI, che ''ha terminato la Settimana Santa cosi' come l'aveva iniziata - scrive il quotidiano spagnolo -, senza pronunciare una sola parola sui casi di abusi sui minori''.
Il Times di Londra riporta invece le proteste che hanno segnato la messa pasquale nella cattedrale di Dublino, con un gruppo di fedeli che ha tentato di portare fin sull'altare delle scarpe da bambino per ricordare le vittime degli abusi.
Negli Stati Uniti - dopo le inchieste del New York Times - oggi e' stato il Washington Post a paragonare la crisi che sta attraversando il clero cattolico allo scandalo 'Watergate' degli anni '70. All'epoca, scrive in un editoriale Timothy Shriver, Richard Nixon, presidente degli Stati Uniti, ''fu coinvolto e costretto a lasciare l'incarico. La Chiesa cattolica e' su una strada simile per le dimissioni del Pontefice? La Chiesa non e' una democrazia - osserva Shriver, figlio di Eunice Kennedy Shriver, sorella di Jfk - e il Papa non deve dimettersi. Quanto piuttosto fare una cosa ancora piu' difficile: convertirsi''.
Ma e' forse dalla 'sua' Germania che arriva il giudizio pi— severo su papa Ratzinger. Il settimanale Der Spiegel, il più diffuso tra i tedeschi, gli dedica la copertina con un titolo tutt'altro che lusinghiero: sopra la foto del Pontefice campeggia infatti la scritta ''L'infallibile'', ma con un doppio segno di pennarello rosso che cancella il prefisso 'in', trasformando l'aggettivo in ''fallibile''.
Nelle pagine interne, il lungo articolo dedicato alla vicenda e' sottotitolato 'La fallita missione di Joseph Ratzinger': ''Benedetto XVI ha guastato i rapporti con ebrei e musulmani, con molti cattolici, e anche con i tedeschi che, al momento della sua elezione, erano cosi' fieri di lui'', e' la bocciatura dello Spiegel.
I media stanno portando avanti ''un'eclatante campagna diffamatoria'', ribadisce nel pomeriggio dal canto suo la Radio Vaticana, che per dare il senso della sproporzione delle accuse cita tra l'altro un rapporto governativo Usa secondo cui i sacerdoti cattolici coinvolti in casi di abusi sarebbero meno dello 0,03%.
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