PERUGIA – “Opere che colgono i segni del tempo in cui viviamo”: così l’architetto e critico d’arte romano Paolo Portoghesi ha avuto modo di definire i quadri di Luigi Frappi esposti in mostra dalla metà di marzo al Centro espositivo Rocca Paolina di Perugia. Portoghesi, che nei giorni scorsi è stato in visita alla mostra “Il rumore dell’acqua”, apprezzandone l’elevata valenza artistica, ha sottolineato la capacità di Frappi di cogliere con il suo lavoro gli aspetti salienti del nostro tempo, tanto che le sue opere sono inscindibili dal momento in cui siamo calati.
“Le stesse nature morte (che rappresentano una sezione importante di questa mostra) – ha sostenuto Portoghesi – sono indirettamente dei richiami drammatici ad una condizione tutt’altro che serena dell’attuale condizione umana”. “Il rumore dell’acqua”, raccolta di opere realizzate dal maestro Frappi tra il 1998 e il 2009, nasce dalla stretta collaborazione tra la Provincia di Perugia (Assessorato alla cultura) e il Comune di Bevagna, oltre che la Pro loco-Iat di Bevagna.
E’ un evento articolato “in due tempi” poiché mentre fino al 5 aprile sarà visitabile presso il Centro espositivo Rocca Paolina di Perugia, dall’8 maggio al 6 giugno le stesse opere saranno trasferite nell’ex Chiesa di Santa Maria Laurentia di Bevagna, quando nella cittadina umbra si staranno animando le Gaite. Sono 86 le opere in mostra, quadri di grandi dimensioni accanto a tavole e tele più confidenziali, nature morte e paesaggi. Un allestimento che dà la misura della levatura artistica di Frappi, annoverato senza ombra di dubbio tra i “Maestri” di questa terra a cui la Provincia da tempo cerca in tanti modi di rendere omaggio.
La produzione pittorica di Luigi Frappi non conosce soste da alcuni decenni, ed è caratterizzata da un costante rigore operativo e una carica umana senza pari, perché sono proprio queste sue caratteristiche personali e della sua formazione culturale a mettere l’osservatore nella direzione giusta per gustare fino in fondo le sue opere. Il saggio introduttivo del catalogo della mostra – curato dagli enti promotori - mette in luce, nelle parole dello stesso Portoghesi, sia le trasformazioni che le persistenze di una pittura tanto magistrale. La mostra rientra nel progetto di “Terra di maestri”, in quanto ripresa tematica, attraverso un autore, del rapporto fra artista e ambiente umbro creatosi nell’atmosfera del Novecento.
Recent comments
5 anni 22 weeks ago
5 anni 27 weeks ago
5 anni 27 weeks ago
5 anni 28 weeks ago
5 anni 28 weeks ago
5 anni 28 weeks ago
5 anni 28 weeks ago
5 anni 29 weeks ago
5 anni 29 weeks ago
5 anni 29 weeks ago