Pierpaola Pietrantozzi
Segretario generale territoriale Cisl di Foligno
Un ulteriore attacco al nostro territorio, un altro tentativo di impoverire e delegittimare una realtà, quella folignate e spoletina, che bisogna tentare di sventare.
Questa volta è il mondo del credito a vacillare a causa della politica del Gruppo IntesaSanpaolo che a seguito dell’acquisizione e del controllo delle Casse di Risparmio umbre (Casse del Centro), sta attuando una politica di depauperamento di posti di lavoro, ma anche di indebolimento del tessuto economico del territorio.
Occupazione falcidiata per l’azzeramento dei contratti di lavoro a tempo determinato e per mancate assunzioni di giovani risultati idonei a precedenti selezioni, che invece dovevano essere assunti per rafforzare gli esigui attuali organici delle singole Casse.
La fusione nella Cassa di Risparmio di Firenze della Holding Casse Centro, con sede a Spoleto, comporterà un’ulteriore perdita di livelli occupazionali per effetto dello smantellamento degli uffici di tale importante centro direzionale delle Casse.
A tutto questo si aggiunge il mancato impegno del Gruppo a far decollare il Polo Servizi di Backoffice di Spoleto che doveva garantire nuovi posti di lavoro e la precarietà dei 70 dipendenti dell’Informatica Umbra di Spoleto per effetto dello spostamento delle commesse di lavoro dalle Casse del Centro ad altra società del Gruppo IntesaSanpaolo.
La scelta di verticalizzare in maniera esasperata i centri decisionali, tutti fuori regione, non consente infatti di mantenere sul territorio l’autonomia di gestione e la discrezionalità necessaria nei rapporti con i clienti nell’esercizio del credito, in situazioni rese ancora più pesanti dalla crisi economica in atto.
Una crisi economica che, vale la pena ricordare, non va sottovalutata, ma invece affrontata con senso di responsabilità e coraggio per evitare di mettere a rischio la coesione sociale.
E la coesione sociale passa necessariamente attraverso la ripresa economica che le piccole imprese del territorio possono provare a realizzare solo se aiutate e facilitate nella concessione di fidi.
Da qui l’importanza di una forte e autonoma rete di aziende di credito in grado di soddisfare le richieste del tessuto sociale del territorio.
La CISL di Foligno sarà perciò particolarmente attenta agli ulteriori sviluppi della vicenda che interesseranno in particolar modo la Cassa di Risparmio di Foligno e la Cassa di Risparmio di Spoleto, due realtà fondamentali, che hanno già dato troppo in termini di perdita di posti di lavoro e di potere economico; solo attraverso il recupero del potere decisionale si potranno salvaguardare occupazione e garantire sviluppo.
Per questo la CISL di Foligno sollecita sin d’ora un impegno congiunto con le Istituzioni interessate per evitare un ulteriore arretramento del nostro territorio e della nostra regione.
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