di Marco Casavecchia
La luce è tornata al Curi e dintorni. Speriamo che duri. Stipendi saldati fino a dicembre 2009, ulteriori beghe evitate (ipotetica messa in mora da parte di qualche grifone), pericolo fallimento scongiurato, e “querelle” con i Lo Sole appianata; almeno per il momento, il tempo sembra si sia rasserenato, la Pasqua, si spera, sarà tranquilla, derby con l’Arezzo a parte. Oddio, le festività pasquali sono accompagnate dalla rituale apertura delle uova di cioccolato fondente, speriamo che di amaro ci sia solo l’involucro di cacao e non la sorpresa.
Si dice che, per risolvere la grana economica, il presidente abbia fatto ricorso alle risorse personali, del resto la società è la sua, se voleva evitare il peggio, a tanto dooveva arrivare. Aiuti esterni, nessuno. Prevedibile. Per conto nostro, lo temevamo; del resto Perugia si conferma città piena di vizi e virtù, tra i primi le chiacchiere, a Perugia se ne fanno sempre tante, ma quando poi si deve passare ai fatti, come sempre, tutto svanisce come neve al sole. La cordata guidata da noti esponenti dello sport umbro, almeno per il momento, resta al palo, in attesa di eventi più propizi a lei e, di conseguenza, meno favorevoli all’attuale proprietà.
In verità, non sappiamo cosa augurarci, se un Covarelli-ter, anche con una politica diversa (Braglia e squadra giovane, progetti a medio termine), o la cordata, che aspetta Covarelli “a patollo”, il che ci fa venire in mente quegli scenari da vecchio film western, con quegli strani animali alati che volteggiano sopra i resti delle carovane attaccate dai sioux. Non ce ne voglia nessuno, è solo una metafora un po’ irriverente, ma priva di intenzioni offensive.
Buon Grifo a tutti.
Venerdì
02/04/10
06:05
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