Scoperto dai carabinieri nel perugino magazzino con merce rubata e droga

PERUGIA - Un nascondiglio di merce rubata e droga e' stato scoperto dai carabinieri di Corciano nella frazione di Taverne. I militari sono arrivati alla struttura, un vecchio magazzino in via Palazzeschi, intensificando i controlli dopo una serie di furti avvenuti di recente in zona. All'interno sono stati trovati, abbandonati e oculatamente nascosti, numerosi attrezzi per l'agricoltura e giardinaggio, 10 computer, 25 telefoni cellulari marca Nokia, 5 chiavette internet, 15 webcam, un video proiettore Sharp, una balestra, 2 mila monili in argento e altro materiale vario per un valore approssimativo di 150 mila euro. Nella stessa perquisizione sono stati trovati anche 4 kg di marijuana, confezionati all'interno di buste termosaldate. La droga era nascosta dentro un armadio. Buona parte della refurtiva e' gia' stata riconosciuta dai legittimi proprietari e restituita, mentre sul restante materiale si stanno ancora svolgendo sia accertamenti circa la provenienza, sia controlli per verificare se gli autori dei furti abbiano o meno lasciato delle impronte utili. I furti sarebbero stati commessi tra Umbria, Marche e Toscana. In una conferenza stampa il comandante della stazione di Corciano, luogotenente Giovanni Cutuli, e il tenente Pier Giuseppe Zago hanno illustrato l'attivita' investigativa che nell'ultimo periodo e' stata intensificata per contrastare i furti e piu' in generale i reati contro il patrimonio. La merce - e' stato spiegato - era chiusa in alcuni scatoloni posti sotto le finestre dello stabile, in maniera tale da non poter essere notati dall'esterno. Nelle stanze del capannone di tre piani i militari hanno anche trovato una macchinetta videopoker rubata in un circolo di Ponte Felcino, mentre la bigiotteria, l'argento e le pietre erano stati trafugati a Monte San Savino (Arezzo). In collaborazione con i militari di colleghi di Rovigo e' stata rintracciata anche parte della merce rubata nel negozio Mobili Paolo nel febbraio scorso: si trovava in un autocarro abbandonato nel Veneto.