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ROMA - Torna il nome di Papa Ratzinger in un nuovo caso di pedofilia che va ad aggiungersi a quelli già rivelati nelle scorse settimane. Un uomo che afferma di essere stato vittima di violenze sessuali da parte di un sacerdote cattolico pedofilo ha accusato il Vaticano e Benedetto XVI di avere protetto il sacerdote, mantenendolo al suo posto. La denuncia arriva dai legali della vittima - il cui nome resta coperto dall'anonimato - che hanno inviato all'agenzia di stampa France Press alcuni documenti: le carte dimostrerebbero che il nunzio apostolico a Washington, Luigi Raimondi, aveva chiesto alla Chiesa di Miami, in Florida, di proteggere padre Ernesto Garcia Rubio, prete di origini cubane, che aveva dovuto lasciare l'isola caraibica nel 1968 in seguito a problemi di "natura morale". "Padre Rubio è stato in carica in una parrocchia di Miami per trent'anni e siamo stato al corrente di decine di vittime dei suoi abusi durante tutto questo tempo", afferma Jessica Arbour, legale dell'uomo che denuncia di avere subìto molestie sessuali quand'era adolescente, negli anni fra il 1985 e il 1987. L'uomo ha denunciato l'arcidiocesi di Miami e ha chiesto un risarcimento di 20 milioni di dollari. "E' evidente che ci sia stato uno sforzo concertato, a tutti i livelli, dal Vaticano all'arcidiocesi di Miami, passando per la diocesi di Cuba, per proteggere il sacerdote", aggiunge Arbour, che accusa Ratzinger, allora prefetto della Congregazione per la dottrina della fede (incarico che l'attuale pontefice ricoprì dal 1981 al 2005), di aver "protetto i pedofili a spese dei parrocchiani e delle loro famiglie". L'accusa è la terza, in una settimana, secondo la quale Ratzinger, all'epoca cardinale, avrebbe chiuso gli occhi su scandali di pedofilia fra i sacerdoti. Nei giorni scorsi il caso di padre Murphy, sacerdote del Winscounsin, accusato di aver abusato di duecento bambini sordomuti fra il 1950 e il 1970 e quello, in Germania, che riguarda lo spostamento ad altra parrocchia di un sacerdote accusato di pedofilia. Condividi