istria.jpg
PERUGIA - Domani, giovedì 25 marzo, alle ore 17 a Perugia, Piazza IV Novembre 23, presso la Sala del Dottorato, presentazione del volume curato da Dino Renato Nardelli e Giovanni Stelli dal titolo Istria Fiume e Dalmazia Laboratorio d'Europa. Parole chiave per la cittadinanza (Isuc-Editoriale Umbra 2009). Ne parleranno Armando Pitassio dell'Università di Perugia, e Fulvio Salimbeni dell'Università di Udine. Saranno presenti i curatori. Il volume è il risultato della collaborazione tra l'Isuc-Istituto per la storia dell'Umbria contemporanea e la Società di Studi Fiumani, che in tre anni, attraverso altrettanti cicli di incontri laboratorio, ha coinvolto studenti, docenti e cittadinanza a riflettere sull'essere cittadini oggi. La storia e la cultura del confine orientale, regione ad alta densità di problemi per tutto il Novecento, sono stati prese a pretesto per analizzare parole chiave come popolo, nazione, stato, identità, inclusione/esclusione, appartenenza, consenso/dissenso/conflitto; ciascuna di esse è stata affidata ad uno storico o ad uno storico della letteratura di confine, scelto fra i massimi esperti della questione: da Sergio Campailla a Franco Cecotti; da Patrizia Hansen a Franco Laicini; da Danilo Massagrande a Marino Micich; da Donatella Shürzel ad Ingrid Sever; da Giovanni Stelli a Diego Zandel. I tredici saggi che compongono il libro, introdotti da Raoul Pupo, costituiscono così un caleidoscopio di voci autorevoli utile non solo per il modo della scuola ma anche un contributo scientifico al dibattito tuttora in corso. Due esiti inaspettati, la scoperta di una realtà di esodanza che coinvolse l'Umbria subito dopo il Secondo conflitto mondiale e la volontà di istriani fiumani e dalmati attualmente residenti nella regione di costituirsi in Associazione culturale con lo scopo di mantenere viva una cittadinanza culturale e simbolica della loro terra d'origine. Condividi